Il Vice primo ministro turco, Numan Kurtulmus, ha annunciato che, in linea con la dichiarazione dello stato d’emergenza per i prossimi tre mesi, Ankara sospenderà la Convenzione europea dei diritti dell’uomo (CEDU).

“Rivedremo le agenzie di intelligence, le strutture e le relazioni tra civili e militari. Ci sono punti deboli, sia a livello individuale e organizzativo nella struttura dello stato”, ha detto il vice primo ministro.
La Turchia vive sotto forte pressione dopo il fallito colpo di stato della scorsa settimana e le misure adottate dal governo contro coloro che considera coinvolti nel putsch.

In seguito agli attentati a Parigi nel novembre 2015 anche il governo francese ha abolito temporaneamente alcuni diritti umani contenuti nella Convenzione europea dei diritti dell’uomo.

Le regole per la sospensione dei diritti fondamentali hanno in ogni caso un limite ben preciso, stabilito dall’articolo 15 della stessa Cedu. Il diritto alla vita e i divieti ai lavori forzati, di irretroattività della legge penale e di tortura  restano comunque validi qualunque saranno le iniziative del governo turco

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