Solidarietà all’ABC, ai lavoratori e al Presidente.

L’esplosione di un ordigno all’interno di uno dei depositi dell’azienda è un fatto drammatico su cui la DIGOS e la Magistratura stanno già indagando. A noi cittadini preoccupa che sia stata sfiorata la tragedia, perché gli operai in quel momento si trovavano vicino, negli spogliatoi pronti per uscire.

Si tratta chiaramente di un atto intimidatorio che punta a minare dall’interno l’acqua pubblica di Napoli.

L’ABC, con il suo Consiglio di Amministrazione di attivisti del movimento dell’acqua, con il Consiglio civico, è diventata un modello di gestione di un bene pubblico da parte della comunità. Il coinvolgimento dei cittadini nelle scelte fondamentali dell’azienda rappresenta un esempio reale di ripubblicizzazione, poiché ci restituisce il diritto di decidere del bene della collettività e l’acqua è “il bene supremo”. Ogni tentativo di opporsi a questo processo risponde a logiche privatistiche e lobbistiche, di chi vuole accentrare nelle mani di pochi la gestione dell’acqua ed interrompere
questo processo.

Le continue minacce al Presidente di ABC e la collocazione di un ordigno in azienda provengono da chi non ha a cuore l’acqua pubblica. E’ un momento difficile, nel quale bisogna stare attenti a non cadere nella trappola delle strumentalizzazioni con l’obiettivo di distruggere il modello ABC.

Straordinari i messaggi di solidarietà da parte dei Comitati, delle associazioni e di tutti coloro che credono fortemente in questo percorso. E’ importante essere uniti per rafforzare l’Acqua Bene Comune di Napoli. Sull’acqua non possiamo mollare; l’acqua è la fonte della vita.

Padre Alex Zanotelli – Comitati per la gestione pubblica dell’Acqua Napoli