Una battaglia decisiva è attualmente portata avanti da un insieme di forze sindacali, politiche e associative e da numerosi cittadini, con l’obiettivo di opporsi alla legge sul lavoro e alla rimessa in discussione delle libertà pubbliche. Il governo si mostra sordo all’opinione pubblica, alle centinaia di migliaia di manifestanti nelle strade, all’opposizione di una parte della sua stessa maggioranza, ed instaura uno stato permanente d’allerta. Di fronte alla rimessa in discussione del diritto e della democrazia, le manifestazioni si moltiplicano. Numerosi dibattitti  in tutta la Francia recuperano le radici dell’educazione popolare permettendo ai cittadini di esprimersi e di elaborare collettivamente delle linee per un rinnovo dell’azione pubblica e civica.

Quest’offensiva del governo, come ha detto il Capo dello Stato, punta a “stabilire un nuovo modello sociale” non solo in Francia, ma in numerosi Paesi. Noi rifiutiamo questo modello irresponsabile che banalizza la corruzione, finanziarizza la società, moltiplica le disguaglianze, rende precari i lavoratori ed esclude i disoccupati. Un modello suicida, rispetto ai problemi   del cambiamento climatico e del mantenimento della pace, che va contro tutto quello che difendono le nostre associazioni civiche nel campo dell’ecologia, della cultura, della solidarietà, dell’educazione, della partecipazione civica.

La creazione dei “Social impact bonds” (SIB) da parte del governo costituisce una manifestazione diretta di questa volontà di finanziarizzazione, attraverso delle coperture finanziarie tossiche per le comunità e per le associazioni. Con questo, si ha la pretesa di compensare il calo dei finanziamenti pubblici, che si è amplificato dal 2014 con il piano d’austerità e continuerà nel 2016, 2017 e anche oltre. I suoi effetti, sempre più visibili, si traducono con l’abbandono di numerose azioni partecipative, tuttavia indispensabili nei quartieri e nei territori rurali e periferici. I licenziamenti si contano sin da ora a migliaia, così come la scomparsa delle associazioni.

Di fronte a questa situazione, non possiamo restare passivi o indifferenti. Per questa ragione i firmatari fanno appello alle associazioni civiche per:

  • partecipare in modo massivo alla manifestazione nazionale del 14 luglio, dove il Collettivo delle Associazioni Civiche sarà presente “contro la legge per il lavoro, contro i SIB e contro gli attacchi alla libertà” e “ per la democrazia, i diritti fondamentali e il vivere insieme”,
  • rispondere alla proposta di voto cittadino organizzata da 7 sindacati di lavoratori, studenti e liceali, andando sul sito di Solidaires qui: https://solidaires.org/Votation-citoyenne-sur-la-Loi-Travail
  • ostacolare la creazione dei “Social Impact Bonds”, ribattezzati “Contratti a Impatto Sociale” (CIS), e incoraggiare le comunità pubbliche, le coordinazioni, le reti associative e le associazioni a rifiutare questo regalo avvelenato e a moltiplicare i “territori senza SIB”,
  • Chiedere alle comunità di salvaguardare il livello delle loro sovvenzioni alle associazioni e allo Stato di mantenere gli stanziamenti alle comunità nel bilancio del 2017.

Firmate e fate circolare l’appello:  http://cac.odass.org/

Tutte queste questioni saranno discusse durante gli incontri cittadini estivi del Collettivo delle Associazioni Civiche, dal 5 al 7 luglio, a Rennes, alle quali ognuno è invitato a partecipare (vedere QUI: http://www.associations-citoyennes.net/?p=7602)

Collettivo delle Associazioni Civiche

www.associations-citoyennes.net

Traduzione dal francese di Dalila Anneo