Un video mostrato dalla Cnn dimostrerebbe che alcune ragazze di Chibok, Borno State, rapite il 14 aprile 2014 da Boko Haram sarebbero in vita.

In questi giorni Mondadori ha pubblicato Ragazze Rubate, di Viviana Mazza e Adaobi Tricia Nwaubani dove si racconta la storia di alcune diquelle giovani studentesse,circa 300. notte dai miliziani di Boko Haram, La base sono interviste con le famiglie, Il resto  è romanzato, ma si basa sulle esperienze reali di giovani fuggite alla prigionia. La speranza è che possano essere viste non come un numero, ma come le figlie curiose e ambiziose che i loro cari vogliono riabbracciare.

Dalla prefazione:

“Il 14 aprile 2014, nel cuore della notte, i miliziani di Boko Haram rapirono 276 ragazze dal dormitorio della loro scuola secondaria nella cittadina di Chibok, nel nord-est della Nigeria. Nei giorni successivi, 57 ragazze riuscirono a scappare, 219 sono scomparse. Il rapimento di Chibok ha ricevuto attenzione da parte dei media internazionali, almeno per un po’. Eppure pochissime persone nel mondo conoscono i nomi delle ragazze rubate. Sono solo un numero. Non hanno volto.

La nostra idea, all’inizio, era di scrivere un libro sulle studentesse di Chibok, sulla vita che avevano vissuto prima e dopo il rapimento. Ma altre centinaia di ragazze sono state rapite da Boko Haram in tutto il nord-est della Nigeria. Le loro storie sono ancora meno conosciute. Dopo diversi interventi militari aggressivi delle forze armate nigeriane nell’aprile 2015, 293 ragazze e donne sono state liberate dalla foresta di Sambisa, dove i miliziani hanno diversi campi. Altre centinaia sono state liberate nei mesi successivi. Nessuna di loro apparteneva al gruppo di Chibok. In interviste con giornalisti e attivisti dei diritti umani, le ragazze salvate hanno condiviso le loro spaventose esperienze durante i mesi di prigionia. Queste storie ci mostrano gli orrori che hanno vissuto, orrori che le ragazze di Chibok e molte altre forse subiscono ancora, in questo momento. Ma c’è una parte di noi che spera – e vuole credere – che l’esperienza delle ragazze di Chibok non debba essere per forza la stessa. C’è la possibilità che quando saranno finalmente libere abbiano una storia del tutto diversa da raccontare. Scrivendo Ragazze rubate abbiamo deciso di prendere in considerazione questa possibilità.

La nostra speranza è che tu, lettore, alla fine possa vederle tutte non solo come un numero, ma come le figlie curiose, ambiziose e piene di grazia che le loro famiglie vogliono riabbracciare.”

Un articolo della rivista di geopolitica LIMES di fine marzo 2016  a cura  di Alessandro Aresu, una conversazione  con Freedom C. Onuoha, research fellow del Centre for Strategic Research and Studies al National Defence College di Abuja, descrive la situazione attuale di Boko Haram

http://www.limesonline.com/come-si-finanzia-e-come-governa-boko-haram/76405

Ragazze rubate, libro per ragazzi, ma  buono per lettori adulti, non racconta, chiaramente,  tutto il mosaico Nigeria, ma può essere uno stimolo a conoscere i frammenti di questo paese. Noo Saro-Wiva chiama nel suo libro la Nigeria Transwonderland, composta da Lagos, citta’ di slums,  l’ inferno del delta del Niger, Nollywood, la terza industria cinematografica del mondo, il terrorismo islamista di Boko Haram, la letteratura, Wole Soynka, Chinua Achebe, la musica di Fela Kuti, il Biafra che sta nuovamente chiedendo indipendenza e molto altro.

Autrici:

Viviana Mazza, giornalista del “Corriere della Sera”, scrive per la redazione Esteri, seguendo storie di donne e di uomini dall’Alaska al Pakistan. Nel 2010 ha vinto il Premio giornalistico Marco Luchetta, dedicato ai bambini vittime della guerra. Tra i titoli pubblicati per Mondadori, Storia di Malala le è valso il Premio Letterario internazionale Nino Martoglio e il premio Giovanni Arpino.

Adaobi Tricia Nwaubani, scrittrice, saggista e giornalista nigeriana. Il suo . I Do Not Come to you by Chance ha vinto nel 2010 il Commonwealth Writers’ Prize.