Il regista Pablo Lavin ha vinto il Premio al Merito, Menzione Speciale nella Accolade Global Film Competition, La Jolla, California, col documentario ‘Silo, un percorso spirituale’.
“Questo documentario celebra una delle più importanti guide sociali e spirituali uscite dall’America Latina negli ultimi tempi, e siamo entusiasti di distribuire il film presto. E’ un onore sapere che ‘Silo, un cammino spirituale’ ha ricevuto un Premio di Merito, Menzione Speciale nella Accolade Global Film Competition. Grazie a tutte le persone coinvolte!”. Così ha commentato il produttore esecutivo Francisco Granella, della cilena Piramide Productions.
Accolade riconosce film, produzioni televisive, videografia e nuovi professionisti dei media che ottengono un successo eccezionale per tecnica e creatività e chi produce intrattenimento di spicco o contribuisce a un profondo cambiamento sociale. Le candidature sono giudicate da professionisti altamente qualificati nel settore cinematografico e televisivo.
Vincendo l’Accolade, ‘Silo, un cammino spirituale’, diretto da Pablo Lavin si unisce alla schiera di vincitori di alto profilo di questo premio di fama internazionale tra cui ‘The Lady in Number Six’ di Malcolm Clarke, vincitrice di un Oscar; il grande talento Dave Bossert della Disney per il suo breve documentario ‘The Tunes Behind The Toons’; il veterano di Hollywood Ron Howard con ‘When You Find Me’ e l’australiana Highwire Film per la popolare serie TV ABC ‘Ventanni circa’.
Rick Prickett, che presiede il concorso Accolade Global Film, ha avuto questo da dire circa gli ultimi vincitori: “L’Accolade non è un premio facile da vincere. Le iscrizioni provengono da tutto il mondo e vanno da grandi aziende a nuovi talenti notevoli. L’Accolade aiuta a impostare lo standard per la tecnica e la creatività. I giudici erano soddisfatti per la qualità eccezionalmente alta dei lavori. L’obiettivo di Accolade è di aiutare i vincitori a raggiungere il riconoscimento che meritano”.
Questo film documentario è impostato sullo sfondo tumultuoso degli anni ’60, quando un nuovo movimento cominciava a mettere radici nel piccolo centro agricolo di Mendoza, in Argentina. Un giovane, Mario Rodriguez Cobos, più tardi conosciuto come SILO, cominciò a mettere in discussione le radici della violenza derivanti dalle repressioni politiche e sociali del suo tempo. Repressioni che sperimentò personalmente attraverso le dittature militari di Argentina e Cile. La risposta di Silo a quel particolare momento storico avrebbe ispirato un movimento mondiale dedicato alla nonviolenza attiva e all’umanesimo universalista, che è ancora attivo oggi.
Il film è composto da riprese storiche di Silo e dei sommovimenti politici che si verificarono in Argentina, Cile e Spagna negli anni ’60 e ’70. Ci sono anche New York e la Russia.
Ma chi è Silo?
Questa domanda guida la nostra giovane protagonista, Catalina, nella ricerca di risposte.
Attraverso i suoi occhi si incontrano alcune delle persone che vennero in contatto con Silo durante le prime fasi del suo sviluppo spirituale e sociale. Persone che furono ispirate da Silo a operare profondi cambiamenti in se stesse e in tutto il mondo.
In Argentina incontriamo Tania Germ che incontrò Silo nella seconda metà degli anni ’50 seguendo le rivolte studentesche ai tempi del rovesciamento di Peron. Studentessa di Belle Arti, Catalina partecipò alla “Cosa”, come il movimento fu inizialmente chiamato, e nel 1963 fece parte dei primi gruppi che si formarono per indagare la “conoscenza di sé”.
In Cile incontriamo Carlos van Schouwen, fratello di Bautista van Schouwen, uno dei leader fondatori del MIR (Movimento della Sinistra Rivoluzionaria) che fu catturato e ucciso sotto tortura dal regime di Pinochet. Nel 1964 Carlos venne in contatto con il movimento di Silo e scelse invece la via della nonviolenza attiva.
In Spagna incontriamo Eduardo Gozalo che conobbe il movimento di Silo nel 1973 in una libreria spagnola, in un tempo in cui l’opera di Silo era vietata dalla dittatura di Franco. Egli lavorò su diversi progetti con Silo negli ultimi anni della sua vita e oggi lavora per diffondere l’insegnamento di Silo in Turchia, Cina e Medio Oriente.
In Russia incontriamo Boris Koval che è stato direttore dell’Istituto Latino-Americano e vice-presidente dell’Accademia Russa delle Scienze. Koval incontrò Silo alla fine degli anni ’80, al momento della perestrojka, e presentò Silo a Gorbaciov. Nel 1993, Silo ricevette la Laurea Honoris Causa dall’Accademia Russa delle Scienze.
Catalina è determinata nella ricerca di risposte alle seguenti domande: Come può l’essere umano svegliarsi? Come è possibile porre fine alla violenza? Come può la gente trovare un significato in un mondo caotico? Le persone che lei incontra danno risposte a queste domande e scopriamo come Silo ha strutturato una nuova risposta spirituale basata sul suo approccio alla nonviolenza. Questo movimento globale che Silo mise in moto è condiviso ora da migliaia di persone in tutto il mondo, facendo conoscere Silo come una delle più importanti guide sociali e spirituali uscite dall’America Latina nel corso dell’ultimo secolo.
Per saperne di più su questo film: www.silouncaminoespiritual.com (in spagnolo)