Vincenzo Brandi, coordinatore del Comitato No Guerra No NATO ci ha mandato il reprt finale del Convegno Internazionale da loro organizzato.

Si è svolto nella sala del Centro Congressi Cavour di Roma l’affollatissimo e partecipato convegno internazionale per l’uscita dell’Italia e dell’Europa dalla NATO, per un’Italia ed un’Europa neutrali ed indipendenti, per la formazione di un coordinamento e di un centro di informazione unico tra le varie realtà che si oppongono alle politiche aggressive della NATO, e di protesta contro la mostruosa esercitazione della NATO Trident Juncture.

Rimandando ai  filmati che saranno editi da Pandora TV una visione integrale dei singoli numerosi interventi, si richiamano molto sinteticamente alcuni contenuti dei vari interventi e delle conclusioni.

Presentando le finalità del convegno, MANLIO DINUCCI, del Comitato No Guerra No Nato, ha sottolineato il carattere sempre più offensivo ed invasivo della NATO che promuove in continuazione nuove guerre, distruzione di stati sovrani, ed avanzata dell’alleanza verso Est per circondare la Russia.

GIULIETTO CHIESA, sempre per il Comitato, ha ricordato come sia necessario controbattere la narrazione che la NATO fa di sé stessa come alleanza difensiva, addormentando le coscienze, aspetto altrettanto importante che gli aspetti militari.

L’instancabile missionario ALEX ZANOTELLI, reduce dalla manifestazione del 24 a Napoli, e che si prepara ad un nuovo evento il 4 novembre a Pisa insieme a Dinucci, ha ribadito il pericolo che la presenza della NATO costituisce per la pace mondiale.

La senatrice dei Verdi PAOLA DEPIN, anch’ella aderente al Comitato, presentatrice di un progetto di legge per l’uscita dell’Italia dalla NATO, ha ribadito l’esigenza di un dissolvimento della NATO. Il suo intervento scritto è riportato in una mail inviata contemporaneamente a parte.

L’europarlamentare della Lettonia TATIANA ZDANOKA, nell’affrontare gli stessi temi, ha sottolineato la pericolosa isteria anti-russa che si è sviluppata nei paesi baltici ed in vari paesi dell’Est Europa, ivi compresa l’Ucraina occidentale dopo il colpo di stato nazista di Kiev, e di cui la NATO si fa interprete; ma ha concluso che la politica mondiale non può attuarsi senza e contro la Russia.

FULVIO GRIMALDI; anch’egli a nome del Comitato, ha illustrato le devastazioni sociali ed ambientali provocate dalle varie basi e dalle esercitazioni USA e NATO diffuse in Italia, con particolare riferimento alla Sardegna ed alla Sicilia, dove, oltre alle manovre militari, viene installato l’inquinante sistema di spionaggio MUOS. Ha sottolineato la forte risposta e la protesta delle popolazioni locali.

DIMITROS KOSTANTAKOPOULOS, dell’associazione THE DELPHI INIZIATIVE, che ha organizzato vari incontri internazionali anti-NATO a Delfi, ed ex membro del Comitato Centrale di Syriza, ha illustrato la situazione del movimento pacifista e anti-NATO in Grecia.

GEORGES LOUKAIDES, parlamentare greco-cipriota in carica, del partito comunista AKEL che ha governato per anni la parte greca di Cipro, ha illustrato la situazione a Cipro, sottolineando la necessità di tenere Cipro e tutta l’Europa fuori dalla NATO.

INGELA MARTENSSON, ex parlamentare svedese, ha parlato dei tentativi della NATO, con l’appoggio di alcuni partiti svedesi, di trascinare nella NATO anche la Svezia, paese rimasto neutrale e pacifico per 200 anni, nell’ambito di una grande crociata anti-russa.

Il senatore BARTOLOMEO PEPE, co-presentatore della legge anti-NATO con P. Depin, ha ricordato amaramente come queste fondamentali tematiche internazionali riguardanti la NATO e la pace trovino scarsa eco nelle aule parlamentari, impegnate spesso in diatribe di infimo livello.

Il senatore della Sardegna ROBERTO COTTI, del movimento 5 Stelle e membro della Commissione Difesa, pur favorevole all’uscita dell’Italia dalla NATO, ha ricordato che la politica guerrafondaia del nostro paese è influenzata anche dalla lobby nazionale delle armi, anche indipendentemente dalla NATO.

L’altra senatrice di 5 Stelle, ENZA BLUNDO, della Commissione Cultura, anch’ella favorevole all’uscita dalla NATO, ha ricordato in un appassionato intervento anche l’attacco alla democrazia, alla scuola, ed alla cultura, che il governo Renzi sta portando con le sue cosiddette “riforme costituzionali” e progetti di una presunta “buona scuola”.

Nel pomeriggio il tedesco REINER BRAUN, della rete internazionale NO-TO-WAR / NO-TO-NATO, e co-presidente dell’associazione IPB, presente a Roma insieme all’altra rappresentante della rete KRISTINE KARCH, ha illustrato le finalità della rete, analoghe a quelle del Comitato nato in Italia; ha parlato della situazione del movimento pacifista in Germania ed auspicato la nascita di un coordinamento europeo.

La spagnola ANGELES MAESTROS, ha illustrato le attività del Tribunale dei Popoli contro l’Imperialismo, la Guerra e la NATO, di cui è promotrice, e del movimento pacifista spagnolo. Ha invitato il Comitato No Guerra No Nato italiano a partecipare alla prossima sessione del Tribunale a Madrid del 6-7-8 novembre.

Il saggista statunitense WEBSTER TARPLEY, del partito “Tax Wall Sreet” e autore di libri sull’11 settembre e la politica americana, ha illustrato in dettaglio lo scontro in atto nella politica estera americana tra il più possibilista (ma non pacifista) Obama ed i falchi dichiarati, a partire dai generali Petraeus (ex comandante in Iraq e capo della CIA) ed Allen (entrambi trombati). Tuttavia i nuovi candidati alla presidenza, a partire da Hilary Clinton, dal suo (falso) oppositore Sanders, fino al repubblicano fascistoide Trump, appartengono tutti al partito più oltranzista che ripercorre il cammino dei Neocons.

Il presidente onorario della Suprema Corte di Cassazione FERDINANDO IMPOSIMATO ha ricordato, in un breve ma molto incisivo intervento, le responsabilità dei servizi segreti USA e della NATO nella politica delle stragi in Italia (a partire da Piazza Fontana) e nell’assassinio di Aldo Moro.

VINCENZO BRANDI, del Comitato No Nato e della Rete No War Roma, ha ricordato i ritardi del pacifismo italiano in occasione delle guerre scatenate dalla NATO in Libia ed indirettamente in Siria con la complicità delle dittature confessionali arabe del Golfo, come l’Arabia Saudita ed il Qatar.

Il saggista PIERO PAGLIANI, anch’egli membro del Comitato, ha attribuito questi ritardi alla propensione di certa vecchia ex-sinistra ed anche presunta nuova sinistra ad abboccare alle tematiche “umanitarie” e “democraticiste” poste a giustificazione delle aggressioni militari (come già per la Yugoslavia, l’Iraq, ecc.).

PILAR QUARZELL, anch’ella del Comitato, ha allargato il discorso pacifista ed anti-NATO a tematiche culturali e di costume più vaste, proponendo, tra l’altro, un appello al mondo della cultura e spettacolo contro la guerra,un appello contro i “war games” per i giovani, ed un festival teatrale europeo anti-NATO.

Infine il giornalista PINO CABRAS, editore di Megachip, ha di nuovo sottolineato l’importanza della battaglia informativa.

Durante il convegno sono stati ricevuti e letti anche messaggi pervenuti da RENATO SACCO di Pax Christi, dalla spagnola JOSEFINA FRAILE MARTIN – Presidente di TerraSOStenibile, dall’ex ministro greco VAROUFAKIS, da GIORGIO CREMASCHI di Rossa, dal Prof. FRANCO CARDINI, dal Prof. PAOLO BECCHI (Università di Genova), da MARIOS KRITIKOS vice-Segretario del Sindacato dei Dipendenti Pubblici Greci Adady, da ANDROS KYPRIANOU Segretario Generale di AKEL (Partito Comunista di Cipro), da GOJKO RAICEVIC Presidente di No War No Nato del Montenegro, da FABIO D’ALESSANDRO del movimento NO MUOS, da ANEMOS del movimento Terza Repubblica (Spagna); ed è stata ricevuta una telefonata dal Prof. MASSIMO ZUCCHETTI, degli Scienziati contro la Guerra, coinvolto in un incidente ed impossibilitato a giungere a Roma, che ha ricordato come la NATO, messa in difficoltà dall’intervento russo contro le sue creature in Siria (ISIS e altri) intensificherà le sue aggressioni a tutto campo, dal Vicino Oriente all’Ucraina e l’Est Europa.

In una sua breve replica finale G. CHIESA ha sottolineato la necessità di non chiudersi in percorsi autoreferenziali della “sinistra”, ma di tener conto della volontà di indipendenza anche di altre forze europee.

MANLIO DINUCCI ha presentato un COMUNICATO FINALE, approvato per acclamazione, che sottolinea la necessità di creare una rete internazionale contro la guerra e la NATO, che coinvolga tutte le forze ed organizzazioni già presenti, e di creare un centro di coordinamento informativo per contrastare la propaganda bellica. Il comunicato finle è già stato pubblicato in questo articolo di Pressenza.