di Alfonso Navarra

L’incontro, serrato, denso di interventi e di contenuti, ma molto sciolto e spontaneo nelle modalità di svolgimento (era a libera scelta individuale, non per obbligo di classi), si è tenuto sabato 28 marzo, presenti una 50ina di giovani studentesse e studenti, al Liceo Linguistico Manzoni (via Grazia Deledda, 11- Milano).

 

Negli stressi locali del liceo è da giorni esposta la mostra: “ESIGIAMO! Il disarmo nucleare totale”, che ha il merito di focalizzare la possibilità che la guerra nucleare possa scoppiare “per incidente, per caso e/o per errore”.

 

Ha introdotto l’iniziativa il prof. Luigi Cadelli del MUN Milano (Model of United Nations).

Il problema del disarmo nucleare è fortemente sottovalutato, ma è drammaticamente attuale. Il BAS ci ammonisce che siamo a tre minuti dalla “mezzanotte nucleare” e la stessa Economist parla di Seconda Era Atomica con rischi crescenti di conflitto”.

 

Il giovane segretario generale della X Conferenza del MUN Milano, Alessandro Secchi, ha aperto la discussione citando il libro di Stefano Benni “Terra”: vi si immagina che la gente sopravvissuta ad una guerra atomica stia nel sottosuolo e si organizzi per cercare un nuovo pianeta vivibile. “Benni è troppo ottimista: dopo una guerra nucleare è difficile pensare che vi siano dei sopravvissuti. Ecco perché pensiamo che bisogni affermare con urgenza il diritto a vivere liberi dalla paura nucleare che porti subito al bando delle armi nucleari.

 

Sono intervenuti di persona gli attivisti esterni di “ESIGIAMO! Il disarmo nucleare totale”: Alfonso Navarra (Fermiamo chi scherza col Fuoco atomico), Giovanna Pagani (WILPF ITALIA), Laura Tussi (PeaceLink), Giuseppe Bruzzone e Fabio Strazzeri (Associazione Energia Felice).

 

Luigi Mosca, fisico nucleare di Armes Nucléaires STOP, ha risposto alle domande degli studenti più incentrate sulla dimensione tecnica della questione nucleare. Ad esempio: una volta che un Trattato internazionale abbia deciso l’eliminazione delle armi nucleari, come si fa a controllare nella pratica il rispetto dell’accordo?

 

L’impegno emerso nella discussione collettiva è quello di portare di persona a Ban Ki Moon, il segretario generale dell’ONU, le firme dell’appello: “LIBERI DALLA PAURA NUCLEARE: E’ UN DIRITTO”, che in lingua italiana può essere sottoscritto on line alla URL: http://www.petizioni24.com/dirittoaldisarmonucleare

 

Altro impegno, che è una grande sfida di educazione civica: organizzare un Laboratorio permanente di studenti, a carattere internazionale, per approfondire la conoscenza e le proposte sul disarmo nucleare. Esso dovrà trattare anche il ruolo delle donne nella cultura di pace e nella lotta per la pace.

Il liceo Manzoni ospiterà un ciclo di proiezioni di film sull’argomento “The Day after” e su come impedirlo.

Sono sotto riportate le adesioni scritte pervenute – e lette in pubblico – per questo incontro del 28 marzo al Manzoni:

 

 

 

 

Alex Zanotelli – missionario comboniano

 

Grazie  a tutti voi per il serio impegno con cui state rilanciando con forza l’abolizione totale di tutte le armi di distribuzione di massa, ma sopratutto della più terrificante tra di esse , l’arma nucleare. In un momento in cui la guerra è diventata la normalità e il mondo è prigioniero del ” complesso militare industriale” non è un compito facile rilanciare una campagna contro l’abolizione del nucleare.

Voi avete avuto il coraggio di farlo! Grazie!

Mi auguro che tutti i vari rivoli del movimento per la pace in Italia, dalla Rete della Pace alla Tavola della Pace, dai NO MUOS ai NO F-35 ,assumano e facciano propria questa campagna. Ma sopratutto mi auguro che le Chiese abbiano finalmente il coraggio di dichiarare pubblicamente che non solo l’uso dell’atomica è immorale, ma che la Bomba atomica è PECCATO! “La nostra sicurezza come popolo della fede-amava dire il grande vescovo di Seattle, R. Hunthousen- non risiede nelle armi demoniache che minacciano qualsiasi forma di vita sulla terra. La nostra sicurezza è nel Dio tenero che ci ama. Dobbiamo smantellare i nostri arsenali di terrore  e porre la nostra fiducia in Dio.”

Credenti e laici, diamoci una mano per detronizzare la Regina del Terrore che, come spada di Damocle, minaccia la vita di tutti e del Pianeta.

 

 

Alex  Zanotelli

 

Napoli, 28 marzo 2015

 

Roberto Cotti – cittadino senatore del M5S

 

Care ragazze e ragazzi,

non mi vedete qui, oggi, per impegni che non mi è riuscito di disdire. Però sono con voi, spiritualmente, idealmente e anche con la mia quotidiana azione al Senato della Repubblica. Aderisco, quindi con entusiasmo all’appello. E farò di tutto per rilanciarlo. Vi anticipo, in esclusiva,  una notizia: è di imminente deposito una mia mozione (già sottoscritta da moltissimi altri parlamentari, sto raccogliendo le firme proprio in questi giorni), su cui lavoravo da tempo, una mozione che dovrebbe impegnare il Governo a non procedere all’acquisizione dei requisiti hardware e software necessari per equipaggiare le varie versioni del velivolo F-35 delle capacità necessarie per trasportare e sganciare armi nucleari. Un piccolo passo in avanti, spero. Vi auguro un buon lavoro e vi abbraccio tutti. Roberto Cotti)

 

 

 

MESSAGGIO DELL’ON. PAOLO BOLOGNESI (PD) – Presidente dell’Associazione delle vittime della strage di Bologna

 

 

Care ragazze, cari ragazzi,

 

non potrò essere presente all’iniziativa, ma aderisco al vostro appello indirizzato al Segretario generale dell’Onu per una risoluzione che renda il mondo libero dalle armi nucleari.

 

 

Il vostro impegno è lodevole perché guarda il futuro con occhi nuovi, con un sguardo di pace, dialogo, difesa della vita umana che condivido e sostengo.

 

Non sarà una battaglia facile, come sapete, ma le battaglie giuste non sono mai semplici.

 

Le armi nucleari devono essere proibite e smantellate perché rappresentano un crimine, se impiegate, nei confronti dell’umanità ed un altrettanto deterrente criminale perché basato sulla minaccia di uno sterminio di esseri umani.

 

Come per le armi chimiche e biologiche, gli Stati membri della comunità internazionale devono comprendere che la strada del nucleare non ha futuro se non quello di portare alla distruzione.

 

Capire che i soldi spesi per mantenere e ammodernare gli arsenali nucleari sono risorse sottratte alla costruzione di un domani migliore che per essere tale deve seminare cultura, dialogo, civiltà e speranza. Non morte.

 

Lo stesso principio ha ispirato la mia proposta di legge, presentata al Parlamento, che prevede di razionalizzare e controllare le risorse che l’Italia destina all’acquisto di armamenti.

 

Più scuole, giustizia sociale, diritti. Questa è la migliore arma su cui i Governi devono investire ed utilizzare per proteggere e far crescere il loro Paese senza il rischio di un’altra possibile Hiroshima.

 

La firma del vostro appello è quindi importante affinchè, con l’impegno e il contributo democratico di tutti, gli Stati ascoltino la società civile e comprendano che è necessario  liberare il nostro futuro dal ricatto dello sterminio nucleare.

 

Grazie a tutti.

 

 

(Roma, 26 marzo 2015)

 

 

 

Antonia Sani – WILPF ITALIA

 

cari ragazzi e care ragazze,

 

non pensiamo sia possibile ad alcuna della nostra associazione essere presente alla vostra assemblea di sabato.

Abbiamo avuto un positivissimo resoconto del precedente incontro dalla nostra presidente onoraria Giovanna

Pagani, e ci complimentiamo per la vostra sensibilità e impegno su un tema su cui la rimozione sta prendendo

purtroppo il  sopravvento, ma sul quale sta lavorando attivamente la WILPF Internazionale in rapporto con l’ONU.

 

L’impegno di noi tutti e tutte contro le armi nucleari e contro un uso incontrollato anche del nucleare civile

deve essere incessante. Vedete che ho usato il termine “impegno” e non “battaglia”, perché le battaglie presuppongono nell’uso storico del termine “impiego di armi”. E noi dobbiamo lottare contro l’uso di tutte le armi .

“Chi fu colui che per primo inventò le esecrabili armi”? Così recitava Tibullo, già 2000 anni fa….

 

Tra pochi giorni si celebra a L’Aja un importante anniversario per la nostra associazione.  100 anni fa le donne di tanti paesi  nel corso della prima guerra mondiale si sono incontrate a L’Aja per dire NO a un’inutile drammatica strage, per chiedere la pace nella giustizia sociale. Da lì, nel 1915, nasceva la WILPF.

 

Ma le guerra non si sono mai fermate. Oggi il terrore della distruzione globale che le armi atomiche possono provocare deve sollecitare voi, ragazzi e  ragazze, ad acquistare piena consapevolezza dei rischi cui tutta l’umanità è sottoposta.

Nello stesso tempo dovete rivendicare l’impulso del nostro paese alla ricerca effettiva e prioritaria nel campo delle energie alternative, affinché lo stesso uso del nucleare per fini civili possa essere ove possibile scongiurato.

Vi auguriamo perseveranza nell’iniziativa che avete intrapreso

e vi esprimiamo tutto il nostro apprezzamento

 

Antonia Sani-presidente di WILPF- Italia (Womens International League for Peace a.Freedom)

 

Roma 27 marzo 2015

 

 

 

Patrick Boylan  – No War

 

Ottima iniziativa.  Non basta la non-proliferazione o la riduzione degli arsenali.

Le armi nucleari vanno dichiarate illegali e pertanto le scorte distrutte, punto e basta!

p.s. Il 28 marzo sono a Roma per la manifestazione FIOM.  Auguri per il lancio.

 

 

Manlio Giacanelli – I.P.P.N.W. Italia

 

Sono Manlio Giacanelli , già segretario nazionale dell’ I.P.P.N.W. insignito del Nobel per la Pace ( presidenti mondiali Lohn e Chazov , medici di Reagan e Breschnev),  che firma sottolineando l’abolizione della MINACCIA nucleare , che un ammodernamento degli arsenali nucleari, comporta. Questa minaccia occorre pubblicizzare poichè la non proliferazione delle armi costituisce una IPOCRISIA

fraternamente,Manlio Giacanelli

 

Angelo Baracca – Scienziati per il disarmo

 

Ovviamente non posso che concordare con un’azione verso l’ONU e la comunità internazionale, a cui aderisco volentieri. E questo lo avete ricevuto? O le iniziative continuano a essere frammentate?

 

Thank you for signing Peace & Planet’s Petition for the Elimination of All Nuclear Weapons.

 

We will present your signature, along with millions from Japan and around the world, to UN and NPT Review officials on April 26 during the International Peace & Planet Festival in New York City. Please help us reach our goal of 20,000 petition signatures by sharing with your networks on Twitter and circulating our print petition among your community. We’ve also sent a sample email that we hope you’ll share with others who are committed to building a more just and peaceful world.

We are living through a crucial juncture in history. We face a moment in which unjust policies that benefit a fraction of the world’s population fuel conflicts, wars and the two greatest threats to all life on Earth: nuclear war and climate change. During the weekend of April 24-26, we will join together to demand:

The abolition of nuclear weapons

Economic justice, including Moving the Money from the Pentagon to meet human needs

Racial equity and the demilitarization of policing

Environmental justice and urgent responses to climate crises

The just and peaceful resolution of global wars and confrontations

The central elements of the Mobilization for a Nuclear-Free, Just, and Sustainable World are an International Conference, Rally, March, and Peace Festival in New York City, and a Global Wave in cities around the world.

 

A nuclear free, peaceful, just and sustainable world is possible. Join us as we build power and change from below.

http://www.PeaceAndPlanet.org

 

Altre adesioni da segnalare sono quelle di:

Paolo D’Arpini, a nome della Rete Bioregionale Italiana

Roberto Brambilla, a nome della Lista Civica Italiana.

Brambilla ha proposto modifiche migliorative in senso semplificatorio dell’appello che saranno ovviamente esaminate.