L’attacco armato contro la redazione del settimanale satirico francese Charlie Hebdo, avvenuto la mattina del 7 gennaio a Parigi e nel quale sono morte almeno 12 persone, rappresenta per Amnesty International un agghiacciante assalto alla libertà d’espressione.

“È un giorno nero per la libertà d’espressione e per chi coltiva una forte e vibrante cultura dell’informazione. Ma prima ancora, siamo di fronte a una terribile tragedia umana” – ha dichiarato Stephan Oberreit, direttore di Amnesty International Francia.

“Si è trattato di un’azione atroce, pianificata per uccidere giornalisti, sopprimere la libertà d’espressione e seminare panico. Dev’essere condannata senza riserve e le autorità francesi devono assicurare che tutti i responsabili siano portati di fronte alla giustizia e ricevano un processo equo. I giornalisti sotto minaccia vanno protetti e devono poter svolgere il loro lavoro senza timore di venire assassinati” – ha aggiunto Oberreit.

In passato, Charlie Hebdo era stato al centro di polemiche per aver pubblicato vignette considerate offensive nei confronti dell’Islam. Amnesty International sottolinea che la libertà d’espressione si estende alle idee di ogni genere, comprese quelle che possono essere considerate un insulto o un’offesa.

L’organizzazione per i diritti umani ha espresso solidarietà alle persone colpite nell’attacco contro la redazione di Charlie Hebdo e ai loro familiari.

A seguito dell’attacco, il governo francese ha convocato una riunione di sicurezza e ha elevato ai massimi livelli l’allerta terrorismo. Amnesty International continuerà a seguire la situazione e le misure che verranno adottate dal governo.

Amnesty International Italia prenderà parte alla manifestazione di solidarietà e in difesa della libertà d’espressione e d’informazione, prevista a Roma l’8 gennaio (piazza Farnese, ore 18), convocata dalle organizzazioni per la libertà di stampa.

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