Ho finito di scrivere il prologo della nuova edizione di “Habla Silo” (Discorsi, in italiano, edito da Multimage) recentemente pubblicata in Spagna da León Alado Ediciones e mi pare utile ripresentare questo scritto in forma di articolo, con l’obiettivo di far conoscere un po’ di più l’autore. In questo libro incontriamo Silo nella sua veste principare, quella dell’oratore e dello scrittore, di colui che comunica direttamente il suo pensiero, i suoi sentimenti, le sue rifelssioni e presenta autorevolmente le sue proposte.

Diversi scenari: le montagne, una sala di conferenze, un teatro, uno stadio, la spiaggia. Con microfoni ed amplificazioni, e senza. In differenti città, a testimoniare lo sforzo per farsi ascoltare, nell’andare, ogni volta,  verso gli altri. E’ evidente la sua disposizione a usare diverse forme di espressione per poter arrivare a persone ed ambiti differenti. Usa registri differenti: serio, amichevole, tecnico, erudito, semplice, diretto. Lo fa affinché chi lo ascolta possa comprenderlo indipendentemente dalla complessità tematica. Così stabilisce una buona relazione tra l’autore e il lettore; chi ascolta potrà essere o no d’accordo, aprire o no la mente ad altri punti di vista ed altri sguardi più ampli e profondi, ma sicuramente percepirà e sarà attratto da un colore, una relazione, un angolo o una sfaccettatura.

Un oratore sicuramente brillante, attento al fatto che si possa seguirlo senza distrazioni; un tono di voce fermo ed amabile, con tonalità che facilita l’apertura emotiva e la comprensione intellettuale.

Attira l’attenzione il fatto che non si riferiva mai a se stesso ma piuttosto che si metteva nel tema da trattare per  esporlo. In genere non fa riferimento ad altri autori, testi, articoli ma sceglie di centrarsi sulla propria riflessione. La sviluppa, la amplia o la concentra e la espone. Tratta il tema cercandone i fondamenti e cercando di comunicarlo all’altro. L’altro è ciò che lo interessa di più.

Si tratta dunque di un  pensatore essenziale, cardinale che ci comunicherà tutte le sue scoperte con generosità. Lo fa con determinazione, senza esitare. Questo, talvolta, non è piaciuto ad ascoltatori relativisti che preferiscono dilazioni, evasioni o imprecisioni. Ti abitua all’essenziale, ad approfondirlo sempre nella sua sostanza, mai su temi lontani o evocativi, di moda o superflui. Si lancia nei grandi temi che interessano la vita delle persone e li condivide con noi.

Noi che abbiamo avuto la fortuna di ascoltarlo in varie occasioni ci siamo nutriti e commossi di fronte a quest’uomo eccezionale mentre spiegava le sue verità agli altri. Ogni situazione era un vero evento. Corto o lungo, ma sempre intenso. Parla per l’interesse nel farlo, senza aspettarsi nulla in cambio; né accettazione, né rifiuto, né applauso, né critica. Ogni istante l’abbiamo vissuto come penetrante, significativo, notevole e, perché no, tracendente. Se me lo permettete direi che sono stati momenti magici, ispiratori.