L’Eroe dei due mari: Taranto, il calcio, l’Ilva e un sogno di riscatto. Coedizione dell’Associazione Altrinformazione (www.altrinformazione.net) e di PeaceLink (www.peacelink.it).

Tratto da un romanzo di Giuliano Pavone

Disegni di Emanuele Boccanfuso, Virginia Carluccio, Gabriele Benefico, Walter Trono, Alberto Buscicchio

Prefazione di Alessandro Marescotti

Supervisione di Carlo Gubitosa

“L’Eroe dei due mari”: un libro a fumetti, tratto da un romanzo di Giuliano Pavone, che narra una storia di sport e passione calcistica, quale sogno di riscatto sociale per una città come Taranto, simbolo e paradigma di tutti i Sud del mondo impegnati a difendere la propria dignità contro lo strapotere capitalista e iperliberista, e che vuole rappresentare un importante parallelismo con l’esistenza sociale di una popolazione privata del proprio diritto alla vita, alla salute e alla dignità del lavoro. La visione moderna dello sport del calcio, non quello professionistico e legato alle bieche logiche di mercato, ma quello di provincia, incarnato da persone che vivono in una città dove le problematiche occupazionali, economiche e sociali, mordono con forza le basi della dignità umana, rappresenta un valore nella lotta quotidiana dei cittadini di Taranto per rivendicare il diritto alla salute e al lavoro in forma degna e conforme alla Costituzione, ossia “lavorare per vivere e non per morire”. Originale è la modalità rappresentativa del libro che tratta, tramite il fumetto, e illustra, in forma visiva, un parallelismo che, scritto in termini testuali, non espliciterebbe quel senso di dinamicità e vicinanza alle tecniche di comunicazione molto affini ai giovani.

Tramite l’animazione visiva del fumetto, sapientemente tracciata dai giovani autori, viene alleggerita la componente comunicativa, per focalizzare lo scottante e drammatico contenuto delle vicende tarantine. “L’eroe dei due mari” porta al riscatto la squadra calcistica del Taranto, così come i movimenti ambientalisti conducono una città alla riappropriazione di diritti imprescindibili: la salvezza di una Taranto che vive il dramma del proprio declino, della trasformazione ambientale, attraverso il degrado e il dissesto ecologico, a causa dell’inquinamento industriale. “L’Eroe dei due mari” fa vivere un sogno di riscatto alla squadra del Taranto. Attualmente tale riscatto invece permane, non viene arrestato, ma riesce a dare la massima espressione di sé tramite un forte movimento associazionistico, di democrazia partecipata e attivismo dal basso, volto alla realizzazione di una città ecosostenibile, a misura di persona.

Fra classe operaia e quanti si occupano di problemi ambientali ed ecologici esistono molti punti di contatto. Sarebbe un grave errore scinderli. È giusto quindi che le esperienze si confrontino, perché la crisi ambientale non potrà essere risolta se non si vince la lotta per attuare condizioni lavorative accettabili, con adeguati interventi sanitari e di bonifica e con la realizzazione di opportune misure di sicurezza nei luoghi di lavoro, per il rilancio culturale, morale, umanistico e ambientale della città di Taranto.

In appendice il libro è corredato da venti pagine di cronologia, scritte da Giuliano Pavone, in cui si ricostruisce la storia del rapporto fra Taranto e l’Ilva, ricche di dati sull’inquinamento ambientale.

Pubblicato su: A-Rivista Anarchica n.378 marzo 2013