Negli ultimi anni, a partire dal 2005, l’associazione Mondo senza guerre e senza violenza ha organizzato un corso diviso in due incontri in diverse scuole medie (Sorelle Agazzi, Istituto comprensivo Cairoli e Scarpa a Milano, Istituto Dante Alighieri a Sesto San Giovanni, Istituto comprensivo di Assago), a cui quest’anno si è aggiunto l’Istituto di Istruzione Superiore Statale J.C. Maxwell a Milano.

Ogni anno sono state coinvolte in media 4/5 classi, salite a 11 nel 2010 grazie all’intensa attività legata alla Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza.

Il corso si pone molteplici obiettivi:

  • riconoscere in se stessi l’esistenza di atteggiamenti violenti e discriminatori, in modo da prenderne coscienza e poter di conseguenza scegliere come agire, come muoversi nel mondo.
  • riconoscere le diverse forme di violenza per poter modificare la relazione con se stessi e con gli altri, facendo crescere in sé e negli altri i principi della solidarietà, della pace, delle pari opportunità, della nonviolenza.

I ragazzi vengono accompagnati in un percorso che li aiuta a rafforzarsi, sviluppando i loro aspetti positivi, invece di accanirsi su ciò che non va.

Il primo incontro comincia con la presentazione di Mondo senza guerre e del percorso proposto.

Viene quindi mostrato il video ”Pace crescente o distruzione crescente”, seguito da domande e interscambio. Il filmato, della durata di circa 20 minuti, illustra attraverso immagini, dati e grafici la spesa militare mondiale dal dopo guerra ad oggi, soffermandosi sulle armi nucleari e sui vari rapporti di forza tra i paesi, spiega il Trattato di Non Proliferazione Nucleare, la situazione politico/sociale in Medio Oriente e i rapporti tra il Medio Oriente e i paesi occidentali.

Con l’aiuto del video si portano gli studenti a riconoscere le diverse forme e i meccanismi della violenza (fisica, razziale, psicologica, economica, sessuale, ecc.), per imparare a rompere la catena della violenza e a dare risposte nonviolente.

Vengono scritte alla lavagna le forme di violenza che i ragazzi riconoscono nella loro vita quotidiana. Ci si divide poi in gruppi di 6/8 ragazzi per sperimentare, attraverso un gioco, come una stessa storia possa finire in maniera violenta o nonviolenta, soffermandosi soprattutto sulle sensazioni provate nei due finali.

Le diverse storie vengono poi raccontate agli altri gruppi e si cercano i meccanismi violenti riscontrati.

I ragazzi vengono invitati a fare ricerche in Internet sugli argomenti trattati, sulle associazioni di volontariato e su vari esempi di nonviolenza.

Nel secondo incontro si parla delle ricerche effettuate, per poi passare a un video su personaggi storici nonviolenti quali Tolstoj, Gandhi, Martin Luther King, Nelson Mandela, Aung San Suu Kyi e Silo, seguito da  domande e citazione di altri esempi.

Vengono quindi individuate e scritte alla lavagna le qualità positive, le virtù di questi personaggi e si lavora poi in gruppo per scoprire le proprie qualità positive.

L’incontro si conclude con un interscambio generale.

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