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Argomento

Buenos Aires ospita il primo Forum per la Pace e la Non Violenza

Si è svolto ieri il primo Forum per la Pace sul tema della
diffusione di una educazione umanista. Docenti e studenti di varie scuole si sono incontrati presso l’Università Nazionale de “La Matanza” a Buenos Aires per condividere, attraverso tavoli di lavoro e dibattiti, esperienze e proposte volte alla creazione di una cultura della non violenza.

Ad Obama il Premio Nobel per la Pace 2009

L’Istituto Nobel ha assegnato a Barack Obama, Presidente degli Stati Uniti, il Premio Nobel per la Pace 2009 per aver “dato stimolo al disarmo nucleare”. Hanno inoltre avuto un ruolo nella scelta di Obama, la collaborazione con la diplomazia e con la cooperazione internazionale. Il Premio Nobel della Pace è il riconoscimento politico più importante del mondo.

Latinoamerica radioattivo?

“Mondo Senza Guerre” ripudia le dichiarazioni del Vicepresidente brasiliano che riterrebbe “conveniente” per il Brasile possedere armi nucleari. Secondo l’organizzazione, promotrice di una società senza violenza, sono dichiarazioni molto gravi perché riflettono un’ideologia che si oppone all’anelito di pace del continente e ai dettati della stessa costituzione del Brasile.

Le grandi potenze sono le principali esportatrici di armi

Secondo un rapporto di Amnesty International, Intermon Oxfam, Greenpeace e la Fondazione per la Pace PAU, la Spagna è oggi il sesto esportatore di armi, dopo gli USA, la Russia, la Germania, la Francia e l’Inghilterra. Secondo il rapporto nel 2008 la Spagna ha effettuato trasferimenti di materiale di difesa per un valore di 934 milioni di euro.

Diritti negati – conferenza dedicata all’immigrazione e non solo

Si è svolta nella serata di ieri, presso la Camera del Lavoro di Milano, la conferenza “Diritti negati”, con Alessandra Ballerini, avvocato tra i massimi esperti italiani in diritto dell’immigrazione, Elisa Raffo, responsabile del Centro delle Culture di Milano e Giovanni Minali, Segretario della Camera del Lavoro di Milano.

Testimonianze dal vivo del Giorno della Nonviolenza in Uruguay

Il 2 ottobre si è festeggiato il giorno mondiale della nonviolenza e l’Uruguay lo ha celebrato con attività di sensibilizzazione. Hanno condiviso la giornata diverse organizzazioni educative e culturali. Il corrispondente di Pressenza in Uruguay racconta l’evento dal vivo, con testimonianze di bambini, maestri, membri della collettività armena e di organizzazioni di quel paese.

L’Obelisco di Buenos Aires vestito per la Marcia Mondiale

Mercoledì 7 ottobre alcuni attivisti del Movimento Umanista sono entrati all’Obelisco, monumento storico nazionale situato in pieno centro della città di Buenos Aires, su cui hanno appeso una bandiera arancione di quasi 50 metri con il logo della Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza, accompagnata da bandierine arancioni.

Padre Alex Zanotelli a Salerno per la presentazione della Marcia

Padre Alex Zanotelli, religioso e missionario italiano, ispiratore e fondatore di diversi movimenti tesi a creare condizioni di pace e di giustizia solidale, ha partecipato questa mattina alla presentazione ufficiale della Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza a Salerno, insieme alle autorità locali e a varie associazioni.

Le Filippine regalano alla Marcia Mondiale il più grande simbolo vivente della pace mai realizzato

La Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza ha sicuramente raggiunto uno dei suoi picchi emotivi e d’intensità oggi, 7 ottobre. I membri dell’équipe base sono stati invitati alla realizzazione del più grande simbolo vivente della pace della storia, fatto alla perfezione da oltre 12000 alunni delle scuole di Lucena, città del sud delle Filippine.

Chaco: Piantano alberi per chiedere la pace nel mondo.

Il Comune di Resistencia, provincia del Chaco, Argentina, e la Comunità per lo Sviluppo Umano, come atto simbolico per chiedere la pace mondiale, hanno piantato alberi nel Parco Kohanoff, situato nella capitale della provincia del Chaco, in cui il 20% degli abitanti sono indios e la situazione umanitaria dei popoli indigeni che abitano la zona è catastrofica.

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