Cinque giorni di cinema e documentari accompagnati da dibattiti, musica, mostre, spettacoli e incontri con gli autori.

Prende il via giovedì prossimo e fino al 23 luglio il LampedusaInFestival, diventato ormai un consueto appuntamento estivo all’insegna del cinema, della musica e del teatro. Come nelle scorse edizioni, durante il Festival verranno presentati e premiati i vincitori del concorso cinematografico sulle migrazioni per documentari, corti e lungometraggi, dedicato quest’anno al tema Migrare: Le ragioni di una “scelta”al quale hanno partecipato oltre 80 artisti di varie nazionalità.

Le opere finaliste, selezionate dal regista etiope Dagmawi Yimer e dall’associazione culturale Askavusa, saranno proiettate al pubblico dal 20 al 23 luglio e valutate da una giuria internazionale coordinata da Silvestro Montanaro e composta da Ubax Cristina Ali Farah, Mohamed Arafat, Emily Jacir e Filippo Pucillo.

In questa edizione, “si parlerà delle cause che spingono migliaia di persone a lasciare la propria casa. Si parla spesso di immigrazione come un fatto acquisito e inevitabile, noi pensiamo invece che sia un effetto delle politiche estere delle nazioni ‘occidentali’ e di un sistema finanziario internazionale fondato sulla mercificazione dei beni come degli esseri umani” affermano gli organizzatori. “Vedendosi limitare la libertà di movimento, i migranti diventano merce per le organizzazioni criminali e da quel momento si avvia un circolo infernale. I barconi spesso si trasformano in bare, i migranti diventano merce per i centri di accoglienza che fanno profitti sulla loro pelle, merci per chi li sfrutta nei campi o nelle fabbriche, merce per i politici che usano l’immagine stereotipata dell’immigrato per i propri fini elettorali”.

Durante il festival saranno proiettati alcuni film fuori concorso che si caratterizzano per l’attinenza a temi sociali di forte impatto come i tre documentari di Silvestro Montanaro (La mia famiglia, Vi ho tanto amato, Sankara e quel giorno uccisero la felicità), Questo vento di Gilles Reckinger e Once the sea was covered with water di Lorenzo Sibiriu e Giacomo Orsini.

Oltre al cinema anche quest’anno spazio alla musica e al teatro. Il cartellone prevede inoltre diverse presentazioni di libri e incontri con gli autori come Parole fuori luogo di Mohamed Ba e Lampedusa. Begegnungen am Rande Europas di Gilles Reckinger. In programma anche l’inaugurazione delle prime attività del Museo delle migrazioni di Lampedusa e Linosa.

Il festival è organizzato e curato dall’Associazione culturale Askavusa di Lampedusa insieme a Rete dei Comuni Solidali (ReCoSol), Associazione Studi Giuridici sull’Immigrazione (ASGI) e AMM – Archivio delle Memorie Migranti, con la collaborazione di BSA, InMigrazione, ARCI, Amnesty International.
Per info e programma.

Maria Rita Porceddu

http://www.immigrazioneoggi.it