>  glocalnews sulle soggettiv₳zioni del meticciato meridionale  <

 

NOI DONNE di UDIPALERMO che abbiamo a cuore libertà di espressione, di pensiero e di parola non vogliamo restarcene zitte dinanzi a una vicenda così inquietante! Basta con queste punizioni smisurate e umilianti. APPELLO per la Libertà di Francesca!

Francesca Lucchetto nel luglio del 2013, durante il processo a Marta assieme alle altre compagne Notav, tenta di appendere uno striscione all’esterno del tribunale di Torino (“Se toccano una toccano tutte! Non un passo indietro, solidarietà a Marta”). Per questa iniziativa negli scorsi giorni, a quasi 10 anni dai fatti, si trova in carcere: dovrà scontare 8 mesi di reclusione perché non le sono state concesse le misure alternative. Dinanzi alla sproporzione della pena inflitta a Marta rispetto ai fatti contestati e più in generale di fronte al  perpetrarsi e al propagarsi di misure repressive in Italia che fanno come prime vittime le/i giovani dei movimenti, non è possibile non prendere posizione. Siamo tutte/i chiamati a esercitare pressione sul governo perché si attui una politica sensata e lungimirante nei confronti di chi manifesta per la salvaguardia di un territorio, nei confronti delle/dei giovani che esercitano il diritto di dissentire e si oppongono a piani di sviluppo più prossimi agli interessi delle multinazionali e degli apparati finanziari che alla preparazione di un futuro che metta al centro la vita. Ribadiamo il nostro stare dalla parte delle/dei giovani che subiscono misure repressive perché rivendicano una scuola fuori dalle logiche dell’impresa, una maggiore giustizia sociale e il rispetto dell’ambiente. NOI DONNE di UDIPALERMO invitiamo donne e uomini che credono nel valore della democrazia a chiedere per FRANCESCA, come abbiamo fatto in passato per Nicoletta Dosio e Dana Lauriola, l’ APPLICAZIONE IMMEDIATA di MISURE ALTERNATIVE AL CARCERE.

Per adesioni scrivere a: bibliotecadonneudipalermo@gmail.com 

 

Il carnevale sociale con Marcello… E’ MEGLIO NA’ TAMMURRIATA CA’ NA GUERRA!

Napoli, sabato 18 ore 17:00 – Santa Fede Liberata

Il carnevale sociale di quest’anno è dedicato a Marcello Colasurdo. La solidarietà a Marcello è dovuta anche alla riconoscenza che gli dobbiamo per i suoi contributi artistici e sociali che abbiamo ricevuto negli anni e che ha offerto sempre con affetto a tutti i movimenti sociali e al Carnevale. La dedica a lui del Carnevale di quest’anno, è la conseguenza naturale della relazione sentimentale che abbiamo sviluppato nel tempo in molte iniziative per varie tematiche sociali e contro ogni guerra. Questa dedica vuole anche sostenere la sua battaglia in maniera concreta, con una raccolta di fondi , attraverso una “riffa” . Per i premi facciamo appello a donare cose svariate (oggetti, foto, quadri, manoscritti etc.. e su questo ci appelliamo alla fantasia e alla creatività di tutt* quell* che vorranno essere coinvolt*). Il giorno 18 alle h.17 presso santa fede liberata ci sarà una grande festa durante la quale verranno estratti i numeri per i premi. La festa avrà vari momenti di spettacolo e convivialità.

info

 

Biblioteca delle Donne UDI Palermo presenta il volume di Ester Rizzo “Trenta giorni e 100 lire” 

sabato 18 ore 17.30 –  UDI Palermo (via Lincoln 121)

All’appuntamento culturale e politico di oggi con Ester Rizzo ed Ottavio Navarra (rispettivamente autrice ed editore di “Trenta giorni e 100 lire”) interverranno: Daniela Dioguardi, Silvana Polizzi ed Elvira Terranova. Nel suo romanzo la Nostra attinge a ricerche svolte presso l’archivio di Stato di Agrigento, raccontando la storia di alcune pacifiste di un secolo fa: trenta giorni e cento lire era la pena (carcere e multa) comminata dal tribunale per incitamento alla diserzione o alla renitenza alla leva. Felicia, Caterina e le altre sono donne di Palma di Montechiaro, Ravanusa, Licata, Campobello di Licata che si ribellano contro la Grande Guerra, proprio come farà poi nel 1945 Maria Occhipinti, “Una donna di Ragusa” (ed. Feltrinelli). Sul sito ANSA si legge: “Tra tante notizie terrificanti, come la nube di gas che uccise duemila uomini e le condanne dei tribunali militari che facevano fucilare i ‘disertori’, Ester Rizzo ha recuperato anche tanti momenti della vita quotidiana attraverso i quali le donne contro la guerra riuscivano a testimoniare a viso aperto il loro impegno e la loro denuncia”.

 

”Il ricatto del debito: la gerarchizzazione degli Stati e il disciplinamento dei popoli

Palermo, lunedì 20 ore 17.00 –  Laboratorio A, Ballarò (Largo Rodrigo Pantaleone)

Organizzato dal Caffè filosofico “Bonetti” – con gli interventi di Maurizio Lazzarato, Christian Marazzi e Fabio Quattrocchi – si terrà al “Lab. Ballarò” il seminario su ”La liberazione dal debito”. Il debito è ormai divenuto nelle logiche del neoliberismo imperante e nel dominio globale della finanza, insieme alla guerra, il tratto specifico che caratterizza l’attuale epoca storica.  Il ricatto del debito colpisce innanzitutto gli Stati sovrani, che ad esso si devono inchinare in un sistema monetario caratterizzato dal dominio del dollaro come moneta di riferimento degli scambi a livello internazionale. Una forma di gerarchia mondiale, con il disciplinamento degli Stati e dei popoli, presentata non come l’espressione di una scelta di dominio quale è in realtà, ma come conseguenza della colpa di chi pretende di spendere oltre le proprie possibilità, o di chi non è capace di produrre ricchezza ma solo di sprecare risorse. Lo stesso identico meccanismo viene messo in atto, oltre il debito pubblico, anche rispetto ai privati, famiglie ed imprese non finanziarie, fino al punto che il debito complessivo ammonta oggi a quasi 300.000 miliardi di dollari, corrispondente a circa tre volte e mezzo il PIL mondiale. Un debito dunque insanabile. Una girandola di numeri senza alcun senso, dietro i quali sta solo il ricatto dello sfruttamento e della subordinazione. Ma come ci si può ribellare e battersi per liberarsi dal debito? E’ questo il vero problema, visto che (per esempio) rispetto alla guerra, l’altra grande macchina del dominio globale, il debito si presenta come l’impalpabile frutto di un nemico che non si vede, o peggio come qualcosa di non eludibile se non attraverso il sacrificio e l’espiazione di coloro che sono indebitati.  E proprio la ricerca di una via di liberazione il centro della questione, ed è ciò di cui si dibatterà nell’incontro programmato per lunedì online e al Laboratorio Ballarò.

L’incontro sarà trasmesso anche online su Jitsi meet con codice “Liberazione dal debito”, e sulle pagine facebook “Laboratorio Andrea Ballarò”, “Caffè filosofico B. Bonetti ti” e “Associazione culturale Malaussène”.

 

Una vita per la danza. Il libro di Ketty Giannilivigni, Maestra. Intervista a Milena Mirri Dispenza 

Palermo, martedì 21 ore 18:00  – La Feltrinelli Libri e Musica (via Cavour, 133)

Milena Mirri Dispenza fu allieva della scuola di ballo del Teatro dell’Opera di Roma nel ventennio fascista, ballerina al Teatro San Carlo di Napoli durante l’occupazione anglo-americana e maestra a Palermo dal dopoguerra. Ketty Giannilivigni l’ha intervistata per consegnarci, nelle pagine di Maestra. Intervista a Milena Mirri Dispenza (Torri del Vento Edizioni, 2023), la storia della sua vita artistica. Alla libreria Feltrinelli si terrà l’incontro con l’autrice insieme a Licia Tumminello e Valeria Galatolo. Scrive la Nostra nella sua introduzione:  “Negli ultimi anni di vita la maestra Dispenza non ha più insegnato, ma ha continuato ad essere sempre ben disposta a parlare di sé e della danza e, attraverso il racconto, a offrire una miriade di spunti di riflessione in merito allo stato attuale del balletto. Se da una parte la questione attorno alla regolarizzazione dell’insegnamento della danza in Italia è materia di dibattito aperto ancora ai nostri giorni, dall’altra parte la professione di ballerina e ballerino, soprattutto con la trasformazione degli enti lirici in fondazioni, pare sia regredita agli anni in cui Bianca Gallizia si batteva per una scuola di danza gratuita e per un corpo di ballo stabile presso il Teatro San Carlo ritenendo che per rilanciare la danza in Italia fosse necessario ottenere che ballerine come Milena Mirri entrassero a far parte dell’organico dei teatri lirici”.

leggi recensione su pressenza

 

II^ Seminario Scuola Italiana di Pace on line: “L’Italia tra produzione ed export di armamenti”  

La partecipazione ai lavori di giovedì 23, ore 21:00 (relatrice Futura D’Aprile), è aperta a tutti gli interessati, gratuita e il link di accesso sarà inviato a chi richiederà l’iscrizione alla Scuola mediante mail inviata a segreteria.a2m@gmail.com.

Secondo seminario della “Scuola Italiana di Pace on line” promossa dall’Associazione Accademia dei 2 Mari e coordinata dal peace researcher Antonio Mazzeo. Una panoramica sull’industria italiana della Difesa, sulle leggi preposte a regolare il commercio di materiale bellico e sulla consuetudine di aggirarle. Come e quanto contribuiscono le armi esportate dall’Italia al perdurare dei conflitti bellici, alla repressione degli oppositori di regimi autoritari. Le voci di chi è contro l’export delle armi made in Italy, che spesso avviene in spregio delle leggi nazionali, direttive europee e convenzioni internazionali. L’inasprirsi del conflitto bellico ai margini dell’Unione Europea ha spronato i parlamenti a votare deroghe all’export in zone di guerra e l’innalzamento delle spese militari, cosicché mentre in Ucraina, come in Yemen o in Libia i civili subiscono le terribili conseguenze della guerra, i profitti delle holding di tutto il mondo continuano indisturbati la loro scalata. Relatrice Futura D’Aprile, giornalista (laureata presso l’Università La Sapienza di Roma) ed autrice del libro “Crisi globali e affari di piombo. Politica e industrie italiane nel mercato internazionale delle armi da guerra”, pubblicato da Edizioni SEB27. Collabora con numerose testate giornalistiche nazionali.

evento online

  

Presentazione del libro “Processo alla Solidarietà. La Giustizia e il caso Riace”

Palermo, venerdì 24 ore 17.00 – il No Mafia Memorial (Palazzo Gulì- Corso Vitt. Emanuele 353)

Il CSD- Centro Siciliano di Documentazione “Giuseppe Impastato” – No Mafia Memorial, in collaborazione con ADIF – Associazione Diritti e Frontiere, presenta il libro “Processo alla solidarietà. La Giustizia e il caso Riace” curato da Giovanna Procacci, Domenico Rizzuti e Fulvio Vassallo Paleologo ed edito da Castelvecchi editore. Il pomeriggio costituirà un’occasione di riflessione e di partecipazione alle vicende di Mimmo Lucano, sotto processo per aver realizzato, da sindaco, una comunità autenticamente interculturale in una località calabra altrimenti dominata dalla ‘ndrangheta. Ne parleranno Umberto Santino, Fulvio Vassallo Paleologo e – in collegamento video – Giovanna Procacci.

evento

 

25 Febbraio Manifestazione per la Pace, dal Collettivo dei portuali al No Muos: da Niscemi a Genova  per dire no alla guerra e all’invio di armamenti  

Europe for Peace, oltre 50 iniziative nelle città italiane il 23, 24 e 25 febbraio, con la medesima piattaforma della mobilitazione del 5 novembre 2022 (leggi qui). Ma la vera novità di questo  25 febbraio 2023 probabilmente  non sarà resa mai nota mediaticamente, non ve ne parlerà nessuno. Il 25 febbraio non ci saranno solo mere passerelle di facciata, con i colori giallo blu,  sondaggisticamente indotte. Per la prima volta in Italia, infatti,  manifestazioni autorizzate  partiranno dai porti. Gli stessi  porti che hanno  bloccato l’invio di  armi contro lo Yemen, contro la Siria e la Palestina, che si rifiutano di  caricare armi all’Ucraina . La lotta dei portuali di Genova contro le navi che trasportano armi ha allargato anche l’orizzonte a livello europeo. «È  cominciato anche un percorso europeo con varie realtà portuali – spiega il portavoce del Calp [Collettivo autonomo dei lavoratori portuali] – partendo dai portuali di Marsiglia, Amburgo, i portuali del Pireo o Bilbao, mettendo in connessione tutte le realtà lavorative portuali».  Partire dal lavoro per dire no alla guerra, è la loro parola d’ordine. La manifestazione dei portuali, appoggiata da varie realtà politiche (Uniti per la Costituzione di Genova, sindacati di base, si svolgerà anche a Niscemi (ore 16 Largo Mascione), in Sicilia, colonia NATO, dove la sudditanza agli USA è ben rappresentata dalla Base di Sigonella e dall’impianto Muos.

da l’antidiplomatico