“Cos’è per lei la danza? È tutto”.

     Con queste parole tratte da un’intervista di Patrizia Veroli a Bianca Gallizia del 1960, l’esergo riassume sia il significato sia la necessità che hanno dato vita a questo piacevolissimo volume di Ketty Giannilivigni dal titolo “Maestra – Intervista a Milena Mirri Dispensa” per la Casa Editrice Torri del Vento. 

   Prima ancora che un saggio sulla storia della danza in Italia, e prima ancora di essere il racconto – attraverso le parole della maestra Dispenza – di come e perché la ballerina Milena Mirri dal teatro dell’Opera di Roma sia approdata a Palermo, il libro di Ketty Giannilivigni è il risultato dell’amore per la Danza vissuto in prima persona dall’Autrice: di quel “tutto” cui fa riferimento Bianca Gallizia. Un sentimento che sperimentano coloro che si approcciano a questa disciplina anche solo a scopo ludico. Un sentimento che rimane dentro. Un marchio nell’anima che accompagna per il resto della vita e si rende manifesto attraverso una postura, un modo di ascoltare la musica, una particolare gestualità del corpo.

     In Ketty Giannilivigni l’amore per la Danza, dopo anni trascorsi a studiarla, anche da adulta, sfocia presto nel desiderio di intervistare la Maestra per – chissà! – pubblicare l’intervista. Ma il desiderio e le bobine rimangono nel cassetto per anni; poi, in tempo di pandemia, si tramutano in un progetto più complesso. 

     Prende vita così quest’opera, omaggio alla Maestra Milena Mirri Dispenza, che assume le caratteristiche di un saggio ma che si legge come un romanzo.

     Attraverso l’intervista alla Maestra e gli approfondimenti nelle note al testo, l’Autrice ci presenta tanti personaggi di rilievo nel campo della danza italiana. Ci immerge in un mondo di studio e rigore, armonia e sacrificio, dal sapore antico. Ci regala pillole preziose di conoscenza del balletto classico nella sua formula più genuina.  

     Corredato da inedite fotografie che portano il lettore indietro nel tempo – un tempo in cui la danzatrice aveva le fattezze, l’armonia e la grazia non di una ginnasta ma piuttosto di una scultura dell’antichità classica –, il libro si apre con un breve excursus del balletto in Italia dalla metà dell’ottocento agli anni trenta del ‘900, quando s’inserisce la storia di Milena Mirri e si assiste a un’importante evoluzione nella diffusione della disciplina. È il periodo in cui Bianca Gallizia e le sorelle Teresa e Placida Battaggi – valenti ballerine, già allieve della scuola di ballo della Scala di Milano – abbandonano le scene e si dedicano all’insegnamento. Il loro intento è ricostruire un Corpo di Ballo presso i teatri dell’Opera di Roma e del San Carlo di Napoli.

     È alla scuola di ballo dell’Opera di Roma che studia Milena Mirri in tempo di guerra, con l’impegno e la ferma intenzione sin da bambina di fare la ballerina, in un periodo storico in cui le danzatrici non avevano una buona reputazione. Guadagnavano poco, dominava lo stereotipo della ballerina come donna perduta, ed era scontato per loro dover escludere dalla propria vita altri progetti, come il matrimonio e i figli. 

     Per Milena Mirri la Danza è tutto.  Per amore della Danza dovrà superare gli ostacoli frapposti dai genitori, nonostante fosse una figlia d’arte poiché il padre era ballerino di fila presso il Teatro dell’Opera di Roma. Con caparbietà e impegno, facendo la spola tra Roma e Napoli, è tale la sua bravura che lavora come professionista ancor prima di ottenere il diploma. Anche quando le sue scelte prenderanno altre direzioni – s’innamora, si sposa, lascia il Teatro dell’Opera di Roma, rinuncia a una carriera ben avviata e segue il marito in Sicilia – poiché per lei la danza continua a essere“tutto”, non smette di coltivarla e dà avvio alla prima scuola di danza nella città di Palermo.

     Milena Mirri Dispenza ha insegnato per oltre cinquant’anni. Ben tre generazioni hanno studiato con lei e preso parte ai saggi della sua scuola, famosi a Palermo per la ricchezza dei costumi – merito della sarta teatrale Pina Manca – e la varietà delle composizioni coreografiche.

“Maestra – Intervista a Milena Mirri Dispenza” è un omaggio alla professionalità di una grande artista. È il gesto d’amore di una sua allieva. È il riconoscimento dovuto da centinaia di bambine alla loro Insegnante che, con amorevole severità, prendendole per mano un pomeriggio di pochi o tanti anni fa, le ha avviate alla Danza. 

Il libro di Ketty Giannilivigni, Maestra – Intervista a Milena Mirri Dispensa (Torri del Vento, Palermo, Gen. 2023), sarà presentato alla libreria Feltrinelli di Palermo  (via Cavour, 133), martedì prossimo alle ore 18:00