Da una settimana i detenuti politici palestinesi sono in sciopero della fame.

Oggi hanno annunciato che non obbediranno all’ordine di fila per la conta nei diversi rami delle carceri.

La protesta è stata avviata contro le procedure vendicative introdotte dalle amministrazioni carcerarie volte a ridurre gli spazi di azione comunitaria, tra le quali l’isolamento e i trasferimenti da un carcere all’altro ogni sei mesi.

L’ufficio del presidente palestinese, Abbas, ha affermato che “questi eroi nazionali non saranno lasciati soli di fronte ai comportamenti disumani delle forze di occupazione”.