Per i prossimi sei mesi della fase 2, in via sperimentale, Emergency lancia un progetto concreto per combattere le nuove povertà. Si tratta di “Nessuno escluso. Neanche chi è ora in difficoltà”, destinato a circa 4mila nuclei familiari in difficoltà economica, tra Milano e Roma, ma dedicato anche a anziani soli, giovani precari, lavoratori di settore penalizzati gravemente dalla crisi. Ogni persona o gruppo in difficoltà potrà ricevere un pacco alimentare contenente latte, olio, pomodoro, pasta e detersivi. Insomma: cibo e beni di prima necessità per l’igiene personale e della propria abitazione. Sono inoltre previste confezioni di prodotti adatti ai bambini, agli anziani, ai celiaci e a persone con necessità specifiche.

Questo nuovo progetto si inserisce in uno più ampio, già attivo da tempo, che si chiama solamente “Nessuno escluso” ed è nato perché, come afferma Rossella Miccio, presidente di Emergency: “… Siamo di fronte ad un’emergenza sociale senza precedenti, che ha reso vulnerabile una nuova categoria di persone, fino ad oggi fuori dai radar dell’aiuto tradizionale e istituzionale. Abbiamo quindi deciso di promuovere un nuovo intervento che va oltre il nostro ambito sanitario per aiutare queste persone a far fronte ai propri bisogni in maniera dignitosa, diffondendo un messaggio di solidarietà”.

I volontari si muoveranno in coppia, si identificheranno con un badge e prenderanno tutte le misure necessarie per evitare qualsiasi contagio per loro e per le persone assistite. A Milano, grazie alla collaborazione con le Brigate Volontarie per l’emergenza Covid-19, il progetto è in atto dalla metà di maggio e sono già stati consegnati migliaia di pasti e spese alimentari, oltre a 100mila mascherine del Comune.

“Durante la Fase 1, Emergency aveva già organizzato in alcune città una rete di consegna di beni di prima necessità a persone in quarantena, malate e agli over 65 e aveva individuato una serie di famiglie per cui l’epidemia non ha rappresentato solo un rischio o un danno alla salute, ma soprattutto un colpo alle proprie capacità di sopravvivenza…” aggiunge Marco, responsabile del servizio nel capoluogo lombardo.

Per avere maggiori informazioni su queste attività a Milano, o per segnalare persone che hanno necessità si può telefonare al numero: 02-86.31.68.90