Mentre la popolazione si prepara alle festività natalizie e alla campagna elettorale, il Congresso della Repubblica del Perù ha autorizzato l’ingresso di personale militare statunitense nel territorio nazionale. L’autorizzazione riguarda le attività di addestramento tra le forze armate dei due paesi e consente il porto di fucili, pistole, mitragliatrici, lanciagranate, mortai e altre armi da fuoco.
La misura è autorizzata per tutto il 2026, dal 1° gennaio al 31 dicembre. Gli addestramenti si svolgeranno nelle regioni costiere (Lima, Callao), montuose (Pasco, Junín, Cusco, Ayacucho, Apurímac) e delle foreste (Loreto, San Martín, Huánuco, Ucayali, Iquitos), tra le altre.
Questa controversa decisione del Congresso, che espone i cittadini a una maggiore percezione di violenza con armi da guerra e militari di un altro Paese, è stata ufficializzata con la Risoluzione Legislativa 13436/2025-CR pubblicata sul quotidiano El Peruano. Essa si basa sull’articolo 102 della Costituzione Politica del Perù e sulla Legge 27856 che stabilisce i requisiti per l’autorizzazione all’ingresso di truppe straniere nel territorio nazionale, senza compromettere la sovranità nazionale.
Il Perù aveva già concesso in precedenza altre autorizzazioni per l’ingresso di personale militare degli Stati Uniti nel novembre 2024 per il vertice APEC (Cooperazione economica Asia-Pacifico) e nel maggio 2023, per scopi simili. Tuttavia, l’attuale autorizzazione è valida per un anno intero, in particolare un anno elettorale e con un’elevata polarizzazione sociale.
Traduzione dallo spagnolo di Stella Maris Dante. Revisione di Thomas Schmid.










