Manifestazione a San Benedetto del Tronto indetta per sabato prossimo, 27 dicembre.

Dopo il presidio del 28 novembre di fronte i cancelli della Civitanavi Systems di Porto S. Elpidio, Coordinamento Marche per la Palestina, Sumud Centro Culturale Palestinese delle Marche, Vibrata per la Palestina e Piceno della Palestina, tornano in strada.

Gli attivisti hanno chiamato a raccolta i cittadini marchigiani per la manifestazione “NO alle Vostre Guerre”.

Le Marche, sappiamo oramai non essere più quella regione tranquilla ed estranea all’”economia del genocidio”, a partire dalle vacanze ritempranti dei militari israeliani IDF, alle aziende che in questi anni non hanno mai smesso di fare affari in Israele. Una regione, secondo fonti sindacali attendibili, in cui ci sono già aziende che da mesi hanno iniziato a riconvertire le proprie produzioni civili per l’industria bellica tedesca.

Un trend, questo, che considerate le molte stagnazioni economiche del manifatturiero, e le diverse crisi aziendali in corso, potrebbe aumentare, divenendo un’ottima strategia industriale di rilancio economico della regione.

Dopotutto, considerato di fatto il ‘via libera’ dato dal Presidente Mattarella, che il 19 dicembre ha detto: “La spesa per dotarsi di efficaci strumenti che garantiscano la sicurezza collettiva è sempre stata comprensibilmente poco popolare. E tuttavia, poche volte come ora, è necessario”, a molti imprenditori potrebbero venir meno le già fragili convinzioni etiche di cui sono in possesso.

La manifestazione di San Benedetto del Tronto punta anche il suo focus sulla locali GEM Elettronica, l’azienda rilevata al 65% da Leonardo S.p.A nel 2024, e la TPS Group, che lavora anch’essa per Leonardo S.p.A. Anche nel Piceno infatti si inizia a parlare dell’ipotesi di riconvertire al militare fabbriche in crisi come l’HP di Ascoli.

Siamo preoccupati – scrivono i promotori – di questa deriva militarista che vediamo all’orizzonte: vogliamo fermarla! Non possiamo avere la giustizia per il popolo palestinese se traiamo profitto dal suo genocidio! Non vogliamo vivere in un mondo dove per essere agiati economicamente, abbiamo bisogno di guerra, armi, distruzione e morte”.

La manifestazione ha una ben precisa piattaforma di cinque punti: far sì che GEM Elettronica – Leonardo S.p.A. e tutte le industrie belliche del nostro territorio lavorino per il civile; fermare il riarmo della NATO e dell’Europa, che taglia le spese per il sociale e militarizza la nostra società fino alla leva militare; fermare il genocidio in Palestina, il finto piano di pace e l’imperialismo guerrafondaio dell’occidente nel mondo primo responsabile dei conflitti; esprimere solidarietà a tutte le persone vittime della repressione e fermare la criminalizzazione del movimento; affermare l’intersezionalità di tutte le lotte, e portarle avanti in maniera interconnessa, senza lasciare indietro nessuno.

Il ritrovo è sabato 27 dicembre, a San Benedetto del Tronto, al parcheggio dell’ex Ballarin dalle 15:30, poi muoverà il corteo dove si per le vie della città con cori, poesie, flash-mob, interventi. Già ora molte le associazioni e i movimenti della regione che stanno aderendo.