Sabato 13 dicembre 2025 si è svolta la manifestazione regionale piemontese per la Palestina a Torino, un corteo partito da largo Marconi a cui hanno partecipato alcune migliaia di persone provenienti da tutto il Piemonte.

Il corteo è stato convocato a livello regionale per mantenere viva l’attenzione su Gaza, attenzione che, dopo le manifestazioni oceaniche legate alla Freedom Flotilla, ha visto negli ultimi tempi un’opinione pubblica distratta dall’idea che la guerra sia finita grazie alla mediazione di Trump; in realtà, e questo è stato fatto presente da diversi interventi lungo il corteo, la pace è ancora molto lontana, decine di palestinesi vengono uccisi ogni giorno dall’IDF, chiaramente si è abbassata l’intensità dei combattimenti che comunque permangono.

Altra richiesta alla base della manifestazione è la liberazione di Mohamed Shahin, imam della moschea di via Saluzzo, che è stato prelevato nella sua casa e rinchiuso nel CPR di Caltanissetta senza aver commesso alcun reato, ma per aver espresso delle opinioni.

Le immagini della partecipazione allo sciopero generale dello scorso ottobre sono state citate da Sharif Hamad, palestinese di Gaza presente a Torino per la campagna Acqua per Gaza di Un ponte per, che ha ricordato ai presenti l’importanza che quelle immagini hanno avuto per la popolazione gazawi, che in qualche modo si è sentita capita, rappresentata e sorretta dall’opinione pubblica italiana, più di quello che è successo in altri paesi europei; le manifestazioni oceaniche italiane hanno incoraggiato anche la popolazione di Gaza nella propria resistenza.

Il corteo si è fermato in vari punti strategici, ad esempio davanti alla sede della Regione Piemonte, sottolineando l’incoerenza del Consiglio Regionale che ha rifiutato di discutere  una mozione per chiudere tutte le collaborazioni con Israele, si è fermato davanti al Palazzo di Città, la sede del Consiglio comunale, per denunciare il fatto che il Comune nelle ultime due settimane non si è pronunciato rispetto all’arresto ed alla di Mohamed Shahin;  a lui sono stati dedicati parte degli interventi lungo il corteo, chiedendone la liberazione immediata e il ritorno alla sua famiglia.

E’ stata ricordata anche la difficile situazione dei palestinesi in Cisgiordania, continuamente attaccati dai coloni ed anche in parte dall’IDF.

Il corteo si è concluso in Piazza Castello.