Alla conferenza proposta nel programma PACIF-I-CARE – COSTRUIRE PERCORSI DI SOLUZIONE DEI CONFLITTI mercoledì 17 dicembre prossimo, il collaboratore di PRESSENZA esperto di difesa popolare nonviolenta focalizzerà l’attenzione sulle tradizioni storiche e future prospettive delle idee, teorie, prassi e pratiche pacifiste.

Nato a Savona nel 1954, dal 1982 un attivista del Movimento nonviolento fondato nel 1962 da Aldo Capitini e del Movimento Internazionale della Riconciliazione, della cui sezione italiana è stato presidente dal 2003 al 2007, Paolo Candelari è anche uno dei fondatori del Centro Studi “Sereno Regis” e del Coordinamento AGITE che promuove la PRESENZA DI PACE praticata a Torino ogni sabato mattina da oltre tre anni, lo scorso 13 dicembre per la 178esima volta.

L’incontro con lui a Casale Monferrato è organizzato dai coordinatori della MEZZORA DI SILENZIO PER LA PACE E LA GIUSTIZIA SOCIALE che coinvolge un gruppo eterogeneo di persone che ogni venerdì pomeriggio da un paio d’anni manifestano praticando il ‘silenzio per la pace’.

Tale iniziativa quindi ha rilevanza nell’ambito delle attività realizzate da aggregazioni e associazioni pacifiste e, in specifico, delle pacifiche manifestazioni contro la guerra, contro il militarismo e contro il riarmo svolte in numerose città e località italiane costantemente ogni anno, mese, settimana o giorno. Tante forme di protesta nonviolenta la cui realtà vivace e dinamica è illustrata nella mappa in continuo aggiornamento pubblicata nel ‘catalogo’ di produzioni di PRESSENZA e recentemente evidenziata dall’analisi dei dati raccolti mediante la sua elaborazione [Consistenza del pacifismo in Italia: mostrata, e dimostrata, nella mappa online su Pressenza / PRESSENZA – 11.12.2025].

Un esperto di difesa popolare nonviolenta e di storia della nonviolenza e, in particolare, della nonviolenza nel cristianesimo e nel dialogo interreligioso, e un profondo conoscitore del pensiero di Gandhi, Martin Luther King e Tolstoj, Paolo Candelari è coautore delle raccolte Teoria e pratica della riconciliazione edita da QualeVita e Guerra pace nonviolenza: 50 anni di impegno pubblicata nel 2016 da Edizioni Paoline e scrive saggi e testi divulgati dal Centro Studi per la pace ‘Sereno Regis’ e da Missioni Consolata e su PRESSENZA.

Della propria conferenza sul tema La difesa nonviolenta come alternativa alla guerra armata Paolo Candelari anticipa: «Partendo dalle sue radici ideali e storiche, in particolare dalla nonviolenza gandhiana, si ripercorrono l’evoluzione del pensiero nonviolento e delle concrete esperienze di nonviolenza. Una pratica che, pur non garantendo sempre il successo, si è spesso dimostrata più efficace della lotta armata, la nonviolenza oggi rappresenta l’unica opzione valida per la difesa delle comunità nell’era nucleare. La sua applicazione però rimane limitata e ostacolata da una cultura dominante ancora legata alla logica militare, perciò si esaminano e valutano le possibili azioni politiche con cui sostenerla».

L’intervento di Paolo Candelari è presentato nel blog della MEZZORA PER LA PACE E LA GIUSTIZIA SOCIALE praticata a Casale Monferrato in due pagine correlate.

Nella prima pagina – pubblicata ieri, 13 dicembre – il memoriale inaugurato a Milano il 12 dicembre scorso, una peculiare installazione urbana dedicata alle vittime della strategia della tensione è descritto facendo riferimento alle analogie tra i fatti che accadevano nell’autunno caldo del 1969 e quelli che hanno contrassegnato il 2025.

La pertinenza dell’intervento di Paolo Candelari nel ciclo di conferenze svolto a Casale Monferrato è messa in risalto contestualmente all’analisi delle notizie e dei commenti sulla strage di piazza Fontana, in particolare alla dichiarazione di papa Paolo VI, che nell’occasione ha condannato ogni forma di  “violenza, sopraffazione e terrorismo” e, ricordando che la “coscienza umana ha un’unica irriducibile aspirazione”, proclamato “La pace è vita nel mondo” [12 dicembre a Milano, nel 1969… e oggi, nel 2025].

Nella seconda, online da oggi, 14 dicembre, la sua relazione nel programma elaborato dal gruppo pacifista di Casale Monferrato è presentata citando alcune ricerche di Paolo Candelari sulle idee della nonviolenza.

In particolare, la pagina evidenzia il suo studio della concezione della nonviolenza in teorie, tesi e prassi analizzate e discusse al Concilio Vaticano II indetto per ‘ammodernare’ dogmi, liturgie e missioni della chiesa cattolica, e una sua affermazione contenuta nel discorso che Paolo Candelari ha pronunciato a una PRESENZA DI PACE di un anno fa:

Oggi risulta più chiaro che mai che ci troviamo di fronte ad una scelta netta: nonviolenza o barbarie, parafrasando la Rosa Luxemburg, socialista e pacifista del 1914

[Nonviolenza: un’idea concreta / MEZZORA DI SILENZIO PER LA PACE E LA GIUSTIZIA SOCIALE, 14.12.2025 – Nonviolenza o Barbarie / Paolo Candelari – PRESSENZA, 28.11.2024]

In questi giorni, in Italia segnati dall’anniversario della strage di piazza Fontana a Milano e da molte polemiche che infervorano l’opinione pubblica con discorsi che incitano all’odio, all’ostilità e al ricorso alle armi e nel mondo insanguinati dal massacro alla Sinagoga di Sidney e dalle incessanti carneficine della popolazione della Striscia di Gaza e in Cisgiordania, del Sudan, dell’Ucraina e di ogni luogo del mondo dove si combattono guerre e conflitti armati… ciò che Paolo Candelari ha scritto tanti anni fa e disse l’anno scorso è, purtroppo, ancora molto attuale.

pagina redatta a cura di Lisistrata nel XXI secolo (Maddalena Brunasti)