Zohran Mamdani, il nuovo sindaco di New York che è stato definito dai media mainstream occidentali quasi in senso negativo, “socialista”, conferma di avere posizioni in politica estera abbastanza ambigue e ed inclini alla politica estera USA di sempre: quella che guarda all’America Latina come il proprio “cortile di casa”. Certo, per Trump, può rappresentare un avversario ma siamo negli Stati Uniti ove, spesso, in politica “cambiano i suonatori ma la musica rimane la stessa”.

Infatti, nel pieno dell’orgia di entusiasmo neoliberal generale per la sua elezione, anche in Italia, Zohran Mamdani può rappresentare un avversario alla politica aggressiva USA contro Cuba e Venezuela? Per capirlo è importante ricordare il suo pensiero espresso poche settimane fa sull’argomento al The Latin Times:

“Voglio essere chiaro su dove mi trovo. Credo che sia Nicolas Maduro che Miguel Díaz-Canel siano dittatori. Le loro amministrazioni hanno soffocato elezioni libere ed eque, imprigionato gli oppositori politici e soppresso la stampa libera e leale. Eppure, la lunga storia di politiche punitive del nostro governo federale nei confronti di entrambi i paesi, comprese le uccisioni extragiudiziali di venezuelani e la continuazione di un blocco decennale di Cuba, hanno solo peggiorato queste condizioni. Il socialismo democratico riguarda la dignità, la giustizia e la responsabilità. E soprattutto, si tratta di costruire una democrazia che funzioni per i lavoratori, non una che li depreda”.

Sebbene in campagna elettorale servono i voti di tutti, soprattutto quando votano in pochi, ma anche Zohran Mandani ha dovuto fare la sua “marchetta” anticomunista per abbracciare, politicamente, tutti/e e “cedere” alla destra, anche mediatica, che lo ha voluto stanare su questo argomento.

Si spera che neo-sindaco di New York possa contribuire per rompere il bloqueo USA contro Cuba e Venezuela e lo faccia, negli spazi di legge, avviando una rapporto con Cuba e Venezuela che sia l’opposto dell’aggressione imperialista che i diversi governi, Democratici e Repubblicani, da decenni conducono contro i due Paesi.

In questa scelta, questa si di cambio reale, troverà la solidarietà ed il sostegno dei movimenti sociali e di volontariato. Siamo ingenui? Forse, ma la speranza rimane. Vogliamo, positivamente, credere che anche negli Stati Uniti una politica si possibile e che faccia “carta straccia” del suo imperialismo.

Vedremo quale sarà la politica futura di Zohran Mamdani su Cuba e Venezuela: se come un vero socialista vorrebbe, o come tutti i neoliberal desiderano.

https://www.latintimes.com/mamdani-breaks-silence-about-maduro-cuban-president-diaz-canel-how-jorge-ramos-daughter-paola-589809