Giuristi e Avvocati per la Palestina esprimono la loro solidarietà a Francesca Albanese, indebitamente attaccata in pubblico dal rappresentante del governo italiano alle Nazioni Unite. La dr.ssa Albanese è e resta una Relatrice Speciale delle Nazioni Unite, che svolge con scrupolo, competenza e coraggio l’alto ruolo alla quale è stata chiamata; le infondate accuse e le volgari offese che le sono state rivolte, prima dal rappresentante dello Stato di Israele, poi dal rappresentante permanente della Repubblica italiana Maurizio Massari sono una offesa non solo alla sua persona, ma al suo ruolo e al ruolo, al prestigio e all’autorità delle Nazioni Unite.
Purtroppo il rappresentante del governo italiano, evidentemente sulla base delle istruzioni ricevute da tale governo, invece di tutelare una propria concittadina che ricopre un ruolo tanto importante nel consesso delle Nazioni Unite dalle deliranti offese di stregoneria pronunziate dal rappresentante del governo di Israele, e di quelle altrettanto gravi provenienti dal rappresentante di Orban, ha deciso di denigrare il lavoro della Relatrice e di accusarla apertamente di aver violato gli obblighi di integrità, imparzialità e buona fede.
Ai fatti descritti con coraggio, onestà e rigore da parte di una giurista oggi sostenuta dal consenso della gran parte della popolazione mondiale e di quella italiana, coloro che difendono le ragioni del genocidio in corso che ha fatto finora oramai almeno settantamila vittime di cui oltre un terzo bambini, non sanno opporre altro che accuse sconnesse e deliranti.
La scomposta presa di posizione del rappresentante italiano e le sue aperte accuse di violazione del codice di condotta alla relatrice, se condivise e non smentite dal Ministro degli Affari Esteri e dal governo, non fanno che confermare le ipotesi di complicità nel crimine di genocidio che ci hanno condotto a chiedere alla Procura presso la Corte Penale Internazionale di indagare sulle responsabilità dei membri del governo italiano anche contro i nostri governanti, che hanno dato e continuano a dare copertura politica e materiale ai crimini del governo di Israele. Dobbiamo purtroppo registrare al riguardo anche il persistente silenzio del Presidente della Repubblica, che dovrebbe invece far sentire la sua voce di supremo garante dell’ordinamento costituzionale.
Giuristi e Avvocati per la Palestina










