In queste settimane si moltiplicano le azioni criminose del governo israeliano e dei coloni. Di giorno in giorno vediamo in diretta l’orrore più grande di sempre: un crescendo che offre ai nostri occhi ogni volta qualcosa di più vergognoso, di più inumano e di più atroce del giorno prima.
Si moltiplicano però anche le voci contrarie, si moltiplicano i presìdi in piazza, si moltiplicano le associazioni che dissentono e si moltiplicano le personalità del mondo della cultura e della politica che dicono “Basta: fermateli, fermiamoli!”. Si moltiplicano anche le voci contrarie che stanno dentro il confine di Israele: le manifestazioni a Tel Aviv diventano giornaliere. E così si moltiplicano anche le “vele” che salpano verso la spiaggia di Gaza.
Prima era Vittorio Arrigoni, agosto 2008, una prima spedizione che sulla spiaggia era riuscita ad approdare tra gli applausi dei palestinesi. Poi era la Madleen a giugno scorso e la Handala a luglio, bloccate entrambe in acque internazionali: Gaza non deve essere raggiunta da nessuno che non sia sotto il controllo dell’IDF!
Ora siamo a fine agosto, 17 anni dopo lo sbarco di Arrigoni al porto di Gaza city, le barche non sono più una o due, ma molte, molte di più: si sono moltiplicate e arrivano da una moltitudine di porti, anche da porti Italiani: dalla Liguria (salperà il 31 agosto) e dalla Sicilia (salperà il 4 settembre).
Ma a noi, singoli cittadini impossibilitati a salire su quelle barche, le tante vele che stanno per iniziare questo incredibile lavoro umanitario, il Davide marinaio contro il Golia israeliano, a noi queste vele non paiono abbastanza, l’impresa è titanica e le vele le vogliamo moltiplicare, moltiplicare all’infinito.
Ecco che alle vele che solcheranno il Mediterraneo e che viaggeranno ostinate verso Gaza, noi affiancheremo altre vele, tanto vere e simili nelle intenzioni a quelle della Global Sumud Flotilla, anche se svetteranno nelle nostre piazze, agitate dalle nostre braccia. Al centro di ogni presidio verrà issata una vera vela, in gergo tecnico un “fiocco”, con il logo della Global Sumud Flotilla al centro. Quelle vele nel mare e queste nostre vele nelle piazze, insieme, giorno dopo giorno, viaggeranno contro il blocco imposto dal governo di Israele, sfonderanno il muro dell’isolamento alimentare e sanitario, sfideranno i poteri forti che si sentono invincibili e impunibili.
Una vela per Gaza, una vela per presidio: così abbiamo organizzato lungo la nostra provincia una piccola flotta di barche virtuali. Viaggeremo con la Global Sumud Flotilla per mezz’ora soltanto, ma punteremo gli occhi sul Mediterraneo ogni ora dal 31 agosto fino all’obiettivo: sfondare la barriera di un governo criminale, sfondare il muro di indifferenza verso le sofferenze del popolo palestinese. L’inumano che avanza noi lo sfidiamo con le vele per Gaza.
Dal 31 agosto, in sei Comuni della provincia di Sondrio, sei vele cominceranno un viaggio, ogni giorno, invitando altre vele a mettersi in cammino verso Gaza.











