L’Italia è certamente un Paese di mare, con 7.914 Km di costa naturale, 15 Regioni sul mare, 645 Comuni costieri, 29 Aree Marine Protette e 161.778 Posti Barca Totali (2023). Con oltre 230mila imprese e più di 1 milione di occupati, l’economia del mare in Italia genera un valore aggiunto diretto pari a 76,6 miliardi di euro. Se consideriamo il valore attivato nel resto dell’economia, raggiunge i 216,7 miliardi di euro, pari all’11,3% del Pil nazionale. E’ quanto emerge dal tredicesimo rapporto sull’economia del mare a cura dell’Osservatorio nazionale sull’economia del mare-Ossermare, Centro Studi Tagliacarne-Unioncamere, Informare, Camera di commercio Frosinone Latina e Blue Forum Italia Network, presentato in questi giorni a Roma durante il quarto summit nazionale sull’Economia del Mare, “Blue Forum”. Secondo i dati del rapporto, cresce del 15,9% il valore aggiunto diretto, pari a più di due volte la crescita media italiana, ferma al 6,6%. Sale anche il peso dell’economia del mare sul valore aggiunto complessivo di più di un punto percentuale rispetto a quanto rilevato dal rapporto del 2024. Aumentano gli addetti, con un incremento occupazionale del +7,7%, più di quattro volte quello registrato nel Paese (+1,9%). Nel biennio 2022-2024 cresce poi del 2% il numero delle imprese, in controtendenza con l’economia nazionale che si attesta su un -2,4%.

Le imprese giovanili in Italia sono invece pari al 8,9% dell’economia blu, le imprese femminili al 22,6% e le imprese straniere al 7,7%, mentre per quanto riguarda la top 5 delle regioni per incidenza del valore aggiunto dell’economia del mare sul totale dell’economia territoriale, troviamo la Liguria (13,8%), la Sardegna (8,8%), il Friuli-Venezia Giulia (8,4%), il Lazio (6,7%) e la Campania (6,6%). A livello provinciale, invece, al top si classificano: Trieste (25,4%), Livorno (18,7%), La Spezia (17,4%), Venezia (15,4%), Rimini (14,7%). Il Sud Italia consolida il suo primato di area a maggiore produzione di valore aggiunto con una quota del 32,5%. Lo stesso vale per l’occupazione, con il 37,7% al Sud, nonché per le imprese, che addirittura si attestano nel 2024 al 49,2%. Più basso invece il moltiplicatore pari all’1,6, a fronte del 2,1 del Nord-Est, del 2,0 del Nord-Ovest e dell’1,7 del Centro. La popolazione residente al 31 Dicembre 2024 nei Comuni nelle zone costiere è pari a 20.106.255 e nei Comuni litoranei 16.555.017.

I dati indicano che è stato raggiunto il picco più alto dell’economia del mare a partire dal 2019. Anche il contributo della blue economy alla crescita del complesso dei beni e servizi prodotti in Italia è crescente nel tempo, perché è passato dal 5,8% del 2021 all’attuale 9,5%, ha sottolineato Gaetano Fausto Esposito, direttore generale del Centro Studi Tagliacarne. Tuttavia, occorre considerare il forte clima di incertezza che caratterizza l’economia: se ci fosse un ulteriore aumento di circa il 30% dell’incertezza sperimentata fino ad ora ciò si potrebbe tradurre in una perdita per la blue economy di 1,2 miliardi quasi completamente concentrata nel turismo e nella logistica”.

Andrea Prete, Presidente di Unioncamere, ha aggiunto: ”La blue economy si caratterizza non solo per il contributo crescente allo sviluppo dell’intera economia nazionale, ma anche per la vivacità imprenditoriale. Tra il 2022 e il 2024 le imprese sono cresciute del 2%, a fronte di una contrazione della base complessiva del 2,4%. È anche un’economia più inclusiva dal punto di vista territoriale, perché in termini di valore aggiunto complessivo (diretto e indiretto) incide nel Mezzogiorno per il 15,5% sul totale dell’economia a fronte di un dato medio italiano dell’11,3%, malgrado al Sud ci sia una minore capacità di attivare gli altri settori della filiera rispetto al resto del Paese. A fronte di questi risultati si confermano le difficoltà nel reperimento della forza lavoro rispetto alle altre imprese, in particolare per le competenze di tipo tecnico e per quelle trasversali”.

Qui per scaricare il Rapporto: https://ossermare.org/pubblicazioni/13-rapporto-nazionale-sull-economia-del-mare-2025/.