L’Unicef ha denunciato che dalla ripresa degli attacchi di Israele contro la popolazione di Gaza (18 marzo) sono stati uccisi 322 bambini e feriti altri 609. Oltre 100 bambini hanno subito amputazioni. La maggior parte delle vittime viveva nei campi di sfollati dichiarati zone sicure dall’esercito israeliano. L’organizzazione mondiale per l’infanzia mette in guardia dal perdurare del divieto di ingresso degli aiuti umanitari a Gaza: “Un milione di bambini rischia di morire di fame”.

Il Ministero della Sanità palestinese ha denunciato che 1.402 operatori sanitari sono stati uccisi a Gaza. 362 sono stati arrestati e 3 medici sono morti sotto tortura nei campi di concentramento nel deserto del Negev. L’attacco sistematico al sistema sanitario, con 34 ospedali e 80 ambulatori messi completamente fuori servizio, ha un solo obiettivo: impedire che chi si è salvato dalle bombe si possa curare.