Il Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres è preoccupato per il bombardamento dell’ospedale Al-Ahli di Gaza da parte delle forze israeliane, ha affermato Stephane Dujarric, portavoce del Segretario generale. Dujarric ha aggiunto che Israele non ha consentito l’ingresso di alcun aiuto nel Paese per più di sette settimane. Le Nazioni Unite hanno ribadito il loro rifiuto di partecipare a qualsiasi accordo di fornitura di aiuti che non aderisca pienamente ai principi umanitari.

L’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari ha lanciato l’allarme: la crisi umanitaria a Gaza è la peggiore nei 18 mesi dall’inizio della guerra. Ha sottolineato che sono trascorsi 45 giorni da quando è stato impedito l’ingresso di rifornimenti a Gaza attraverso i valichi, il periodo di interruzione degli approvvigionamenti più lungo fino ad oggi.

Da parte sua, l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per gli Affari Umanitari ha affermato che la popolazione di Gaza è stremata dai continui sfollamenti, dalle infinite atrocità e dalla quotidiana lotta per la sopravvivenza.

L’UNHCR ha confermato che oltre 400.000 persone sono state sfollate da metà marzo e che, con il blocco dell’ingresso dei rifornimenti, la fame e le malattie peggioreranno. L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per gli Affari Umanitari ha sottolineato che le atrocità israeliane a Gaza non devono essere tollerate in alcun modo.