Biella, la piccola città del Piemonte che conta poco più di quaranta mila abitanti (40.000) e il Biellese, il territorio che circonda la città, che invece ne ha poco meno di centosettanta mila (170.000) è pronta per accogliere quattrocento mila (400.000) alpini che il 9/10/11 maggio si riverseranno nella città e in tutto il territorio circostante. La cittadina laniera piemontese è infatti la sede dell’Adunata Nazionale degli Alpini.

Le proporzioni sono impressionanti, e il numero dei possibili arrivi lo ricaviamo dalla precedente edizione, quella di Vicenza.

Si potrebbe pensare che siano paragonabili, ma la cittadina veneta ha circa centodieci mila (110.000) abitanti e la Provincia ne conta ottocentocinquanta mila (850.000).

Ripartiamo dalla foto. E’ molto bella, è stata scattata da Giovanni Mereghetti . Ritrae la nuova “funicolare” di Biella che collega la città con il piccolo borgo del Piazzo. Un gioiello medioevale assolutamente da vedere. E per questo fu costruita, già nel 1885.

Quella originale era un congegno che sfruttava l’acqua; d’altronde in piena tradizione biellese che sull’acqua ha creato un’intera filiera produttiva, ovvero il tessile.

Ci fu un incidente della funicolare originale, il sistema a acqua poi venne sostituito da uno elettrico (1899). Vi furono poi varie e alterne vicende, fino alla versione fotografata da Mereghetti.

E le vicende rimagono alterne. Se digitate, infatti, sul vostro motore di ricerca preferito “funicolare Biella” nelle sezione Notizie compariranno vari articoli su persone bloccate, fermi, riparazioni e ripartenze. Fino alla situazione attuale che vede un orario limitato di funzionamento a causa del rumore che supera i limiti consentiti.

In realtà questa ultima versione della “funicolare” è un ascensore inclinato, ma poco importa.

E‘ emblematico. Racconta di grandi capacità innovative e di capacità e incapacità gestionali.

Lascio ai lettori ogni considerazione sul parallelismo.

Questa è la prima cronaca che pubblico su Pressenza sul caso della 96esima Adunata Alpini di Biella.

– continua –