Dopo decenni, a Sassari, un’assemblea pubblica in piazza sulla Palestina
Report sulla manifestazione e dell’Assemblea Pubblica in piazza Università   di sabato 13 aprile per fermare il genocidio in Palestina.

Si è svolta sabato pomeriggio a Sassari una manifestazione per sostenere il popolo e la resistenza palestinese, promossa dai Giovani Palestinesi – Sassari e dall’Assemblea degli Studentesca per la Palestina che ha risposto alla chiamata dell’Associazione Amicizia – Sardegna Palestina (contemporaneamente si è scesi in piazza a Cagliari con il Comitato Sardo di Solidarietà con la Palestina, e a Nuoro con A Foras – Contra a s’ocupatzione militare de sa Sardigna e Nugoro pro sa Palestina).

Una schiera di bandiere palestinesi, sarde e rosse sotto un caldo sole primaverile e dietro un lungo serpentone di centinaia di manifestanti (soprattutto giovani e giovanissimi), che si è diretto da piazza Azuni a piazza Università, occupando di fatto tutto il percorso per poi dare vita a un’assemblea pubblica in cui hanno preso parola giovani della comunità palestinese, delle comunità migranti, studenti, insegnanti e artisti.

Gli “Studenti per la Palestina”, davanti al rettorato, hanno chiesto ancora a gran voce al governo italiano di interrompere il sostegno a Israele e intervenire per fermare il genocidio del popolo palestinese, e la recisione dei rapporti tra l’Università di Sassari e la multinazionale italiana Leonardo S.p.A., che opera nella produzione bellica e rifornisce di armamenti Israele.

«Una collaborazione che viola palesemente l’etica della formazione e crea dei nessi espliciti tra l’Università di Sassari e i massacri quotidiani compiuti dall’esercito israeliano a Gaza», affermano i promotori della mobilitazione.

Inoltre sono stati sottolineati il rifiuto di un confronto pubblico e aperto dei vertici dell’ateneo sul tema e la negazione, con pretesti burocratici, di spazi all’interno dell’università per assemblee e conferenze sulla Palestina e sulla cultura e sull’arte del popolo palestinese.

Tanti artisti sardi hanno dato ulteriore forza alla manifestazione con contributi visivi come Zuanna Boscani, con emozionanti letture poetiche e teatrali, Marta Meloni, Roberta Campagna, Maurizio Giordo e Irene Frau, e con straordinari interventi musicali come Carlo Doneddu e Paolo Cartamantiglia.

La primavera del movimento giovanile e studentesco sassarese cominciata nella pioggia del 23 febbraio con lo sciopero generale per la Palestina prosegue e promette di essere lunga e caratterizzata dalla lotta contro il genocidio e la militarizzazione di scuola e università.