Sanna e Ben, due giovani svedesi, stanno pedalando da quasi due anni in giro per il mondo. Attivisti per i diritti umani da parecchi anni, quando scoprirono la vicenda del popolo Saharawi si dissero: “Ma se noi che ci occupiamo di diritti umani non ne sapevamo niente, chissà quanta gente non ne sa nulla!”

Decisero quindi di andare in giro a raccontare la storia di questo popolo oppresso, prima dallo Stato spagnolo e poi da quello marocchino, ma per rendersi più visibili e simpatici e suscitare maggiore curiosità hanno pensato bene di svolgere il loro giro in bici.

Numerosi gli articoli che potete trovare su di loro, ma soprattutto potete vedere il loro sito: https://solidarityrising.com/

Hanno da poco terminato una traversata dell’Italia da Napoli fino alla Val di Susa e ne avranno ancora per un anno circa: ora sono in Svizzera, poi andranno in Francia e quindi nella penisola iberica, dove trascorreranno 4 mesi.

Da lì andranno in Algeria (dubitiamo che in Marocco li accoglierebbero a braccia aperte….) e attraverseranno 2.000 km di deserto (con un auto di appoggio alle loro due bici) per arrivare ai campi profughi nel sud dell’Algeria.

Scriviamo questo pezzo per contribuire a che le porte si aprano davanti a loro. Sono giovani e generosi: lei è piccina, di origine kurda, pesa 45 chili, ma tra bici e carico ne ha 40 da trasportare. Se lui è molto alto e il peso è ben maggiore, anche i chili da trasportare sono di più: circa 65.

“Il nostro viaggio non è affatto preconfezionato” mi raccontano. “Conosciamo in anticipo solo il 5% degli incontri rispetto al Paese dove arriviamo”. Costruiscono le tappe andando, cercando, chiedendo, scoprendo, tanto che quando non incontrano qualcuno, passano il tempo al telefono per programmare i giorni seguenti. Per attraversare la Turchia (zona kurda compresa), hanno dovuto far sparire tutti i loro segni distintivi (bandiere e altro), mantenendo un basso profilo da turisti, per incontrare clandestinamente quelli che potevano.

Tra poco arriveranno in Francia, Spagna e Portogallo; i primi due sono Paesi fondamentali, dal momento che entrambi sostengono il Marocco e a ogni risoluzione dell’ONU sono tra quelli, insieme agli Usa, che maggiormente si mettono di traverso.

Sosteniamo Sanna e Ben, passiamo parola: è il popolo Saharawi che ne ha bisogno.

Anche la Rai si è occupata di loro: qui potete vedere delle immagini .

Per contattarli: solidarityrising@gmail.com