Fa scandalo che la classe operaia  riesca a mettere insieme un evento culturale e per giunta un festival di letteratura.  Questo è stato detto in apertura  di conferenza stampa  da Dario Salvetti, esponente del collettivo di fabbrica: sembra che per i benpensanti borghesi e per il mondo imprenditoriale e padronale la classe operaia non abbia capacità propria di esprimere  cultura,  descrivere e raccontare  creativamente ed autonomamente il mondo di appartenenza. Questo è tradizionalmente appannaggio di una cultura “alta” privilegiata, espressione  comunque di un’altra classe, professionale,  elitaria.

Fatto sta che per il secondo anno consecutivo, senza sponsor, viene realizzato a Campi Bisenzio alla periferia di Firenze, in un distretto industriale, in una fabbrica presidiata, il festival internazionale di letteratura “Working Class”.

Non un evento culturale e basta, ma un momento di lotta, anzi essenzialmente un momento di lotta, poiché il mondo padronale, imprenditoriale, istituzionale non vuol riconoscere i progetti di riconversione industriale dal basso, modello unico in Italia, quale prospettiva produttiva valida rispetto alla pura speculazione finanziario-immobiliare con cui la proprietà intende liquidare la faccenda e lasciare  gli operai  al loro destino.

Qui il programma del Festival:

Festival di Letteratura working class 2024 – Il programma

exGKN-Festival Working Class
Alberto Prunetti dirett.artistico
Dario Salvetti Collettivo Fabbrica
exGKN-Festival Working Class