In palese violazione della legislazione vigente, il sistema giudiziario di Río Negro, con l’azione del Procuratore Francisco Arrien, si prepara a sfrattare la comunità Coronado-Inalef questo martedì 19 marzo dai 7 (SETTE) ettari a cui si è ridotto il suo territorio in anni di abusi e vessazioni. Riportiamo di seguito il comunicato della Regione Nordest del Chubut dell’APDH¹ che denuncia i fatti. Inoltre, alla fine del testo, è possibile scaricare la presentazione del CELS² con abbondanti motivazioni giuridiche di rifiuto del provvedimento giudiziario.

 

Comarca Andina, 18 marzo 2024

Comunicato di rifiuto: Imminente sfratto del Lof (comunità) Coronado Inalef: un’altra ingiustizia nella regione.

Il Lof (Comunità) Mapuche Coronado Inalef di Mallín Ahogado sta per essere sfrattato da una parte del suo territorio dalla “Giustizia” di Río Negro.

L’ordine del giudice Juan Pablo Laurence, ratificato dal giudice Juan Martin Arroyo, sarà eseguito oggi. Il responsabile dell’esecuzione di questo nuovo oltraggio al popolo Mapuche sarà il procuratore Francisco Arrien.

“Viviamo in questo territorio da cinque generazioni”. “Nostra madre è nata qui e ha 93 anni…”. “Se il Procuratore avesse indagato, avrebbe visto tutta la nostra documentazione e tutte le ingiustizie che sono state commesse qui”.

Queste sono le parole delle figlie e delle nipoti di Doña Sara Inalef, in attesa dello sfratto. La comunità è composta per lo più da donne.

Nel frattempo, a pochi chilometri di distanza, Joe Lewis sta disobbedendo alle sentenze del tribunale che ordinano l’apertura della strada che porta al Lago Escondido. Più a est, capitali provenienti dal Qatar stanno recintando le sorgenti del fiume Chubut e circondando i pascoli estivi delle comunità. Nessuno sa come questi capitali siano diventati proprietari di migliaia di ettari. Ci sono denunce e richieste al sistema giudiziario per scoprirlo, ma tutto procede molto lentamente e nessun pubblico ministero ha mai pensato di avviare un’indagine.

Recentemente, la legislatura di Río Negro ha riformato la Legge Fondiaria, senza rispettare la Consultazione Libera, Preventiva e Informata delle comunità Mapuche. Tutto indica che la riforma mira ad avanzare sui loro territori con l’estrattivismo e a permettere a capitali stranieri di acquistare la terra.

Recentemente, il Consiglio comunale di El Bolsón ha approvato un’ordinanza che cambia la destinazione d’uso dei terreni di Mallín Ahogado: i terreni rurali diventano edificabili; in altre parole, oggetto di operazioni immobiliari. Che questo abbia a che fare con l’urgenza di sfrattare il Lof Coronado Inalef?

Nel frattempo, il procuratore Arrien si sta preparando a usare la forza pubblica contro donne e bambini che difendono 7 ettari del loro territorio ancestrale sottratti con frode e inganno. Avrebbe potuto indagare, avrebbe potuto concentrarsi sui diritti economici, sociali e culturali dei Lof, ma lui è lì per qualcos’altro. Il suo ruolo è quello di essere uno strumento di esproprio per gli interessi immobiliari.

Ripudiamo le azioni del sistema giudiziario di Río Negro per quanto riguarda i diritti dei popoli nativi. Chiediamo un cambiamento in questo orientamento che porta solo più dolore e ingiustizia. Chiediamo che i conflitti territoriali siano trattati secondo il paradigma del diritto indigeno e non nei tribunali penali.

Tutto il nostro incoraggiamento e sostegno al Lof Coronado Inalef. Siamo con voi!

¹ APDH: Asamblea Permanente de Derechos Humanos (Assemblea Permanente dei Diritti Umani)
² CELS: Centro de Estudios Legales y Sociales (Centro di Studi Legali e Sociali)

Da qui è possibile scaricare la presentazione del CELS