Il presidente della Germania Frank-Walter Steinmeier ha espresso rimorso per le atrocità perpetrate tra il 1904 e il 1908 sotto il dominio coloniale tedesco, che ha causato decine di migliaia di vittime nelle popolazioni Herero e Nama in Namibia.

Steinmeier l’ha dichiarato al funerale del presidente della Namibia Hage Geingob, sabato scorso a Windhoek, in Namibia. Geingob è morto il 4 febbraio dopo aver affrontato per mesi un cancro al pancreas.

“Spero di poter tornare in questo paese molto presto e in circostanze diverse, perché sono convinto che sia giunto il momento di porgere le scuse al popolo namibiano”, ha detto Steinmeier alla gente in lutto. Ha dichiarato che il suo governo continuerà a impegnarsi nel percorso di riconciliazione intrapreso dieci anni fa, riferendosi a una conversazione avuta con Geingob alla fine dello scorso anno.

Steinmeier ha sottolineato che la riconciliazione necessita più del semplice riconoscimento del passato, ma richiede l’assunzione delle responsabilità e la cooperazione per un futuro migliore. “Il mio unico rammarico è che il nostro amico, il grande Presidente Geingob, non ci sarà per porre fine al processo da lui iniziato. Mi inchino a Hage Geingob, un brillante leader della terra dei coraggiosi”, ha dichiarato.

A metà maggio 2021, inviati speciali in rappresentanza di Namibia e Germania hanno avviato una dichiarazione congiunta dei due governi. Nella dichiarazione, la Germania ha offerto circa un miliardo di dollari in aiuti allo sviluppo distribuiti su 30 anni che verrebbero pagati su una “base volontaria” e afferma che l’accordo non era paragonabile a “riparazioni”.

I discendenti delle comunità Nama e Ovaherero hanno respinto la dichiarazione, sostenendo di non essere stati sufficientemente coinvolti nei colloqui.

Traduzione dall’inglese di Enrica Marchi. Revisione di Thomas Schmid.