Amazon ha reso noto di aver versato rimborsi pari a 1,9 milioni di dollari a oltre 700 suoi lavoratori in Arabia Saudita.

Questa decisione ha fatto seguito a un rapporto pubblicato da Amnesty International nell’ottobre 2023, nel quale l’organizzazione per i diritti umani aveva rivelato che i lavoratori impiegati nei magazzini dell’azienda in Arabia Saudita erano stati ingannati dalle agenzie di reclutamento e dai fornitori di manodopera, avevano ricevuto false informazioni sugli stipendi, erano stati costretti ad alloggiare in condizioni degradanti e non potevano trovare un’occupazione alternativa né lasciare il Paese. Molte di queste persone erano state presumibilmente vittime di traffico di esseri umani.

Nonostante avesse ricevuto reclami da lungo tempo da parte degli stessi lavoratori, Amazon non aveva posto rimedio a quelle violazioni dei diritti umani.