La Presidenza della Namibia respinge il sostegno della Germania all’intento genocida dello Stato razzista israeliano contro civili innocenti a Gaza.

Sul suolo della Namibia, la Germania commise il primo genocidio del XX secolo nel 1904-1908, durante il quale decine di migliaia di namibiani innocenti morirono nelle condizioni più disumane e brutali.
Il governo tedesco deve ancora espiare completamente il genocidio commesso sul suolo della Namibia.
Pertanto, alla luce dell’incapacità della Germania di trarre lezioni dalla sua terribile storia, il Presidente Hage G. Geingob esprime profonda preoccupazione per la scioccante decisione comunicata ieri, 12 gennaio 2024, dal Governo della Repubblica Federale Tedesca, con la quale ha respinto l’accusa moralmente integerrima portata avanti dal Sud Africa davanti alla Corte Internazionale di Giustizia, secondo cui Israele sta commettendo un genocidio contro i palestinesi a Gaza.

In modo preoccupante, ignorando la morte violenta di oltre 23.000 palestinesi a Gaza e vari rapporti delle Nazioni Unite che evidenziano in modo preoccupante lo sfollamento interno 5% dei civili a Gaza in mezzo a una grave carenza di cibo e di servizi essenziali, il governo tedesco ha scelto di difendere davanti alla Corte internazionale di Giustizia gli atti genocidi e raccapriccianti del governo israeliano contro civili innocenti a Gaza e nei Territori palestinesi occupati.

La Germania non può esprimere moralmente il proprio impegno nei confronti della Convenzione delle Nazioni Unite contro il genocidio, inclusa l’espiazione per il genocidio in Namibia, mentre sostiene l’equivalente di un olocausto e un genocidio a Gaza.

Varie organizzazioni internazionali, come Human Rights Watch, hanno concluso in modo agghiacciante che Israele sta commettendo crimini di guerra a Gaza.

Il presidente Geingob ribadisce il suo appello lanciato il 31 dicembre 2023: “Nessun essere umano amante della pace può ignorare la carneficina commessa contro i palestinesi a Gaza”.

In tale ottica, il presidente Geingob fa appello al Governo tedesco affinché riconsideri la sua prematura decisione di intervenire come terza parte in difesa e a sostegno degli atti di genocidio di Israele davanti alla Corte internazionale di giustizia.