Come si vedono le donne? Percezione del proprio corpo, rapporto con l’altro e con il maschile, e rappresentazione del corpo femminile all’interno della società. L’indagine condotta dall’Eurispes, realizzata anche grazie alla collaborazione dell’Associazione Filocolo, cerca di fare il punto su come l’immaginario collettivo abbia modificato e plasmato la percezione del sé della donna, tanto da imprigionarla in alcuni casi in “gabbie mentali” dalle quali è difficile fuggire.

Oltre un terzo delle donne, il 36,4% riferisce un rapporto negativo con il proprio corpo. Le donne over65 mostrano una maggiore consapevolezza del rapporto con il proprio corpo valutandolo con maggiore frequenza in maniera positiva (66%) rispetto alle più giovani (58,8%). Quando invece ci si sposta sul grado di apprezzamento rispetto al proprio aspetto esteriore i risultati tendono a prendere un’altra forma: si piace il 57% delle donne ma il 43% no. Tra le donne in coppia senza figli è più diffusa della media la soddisfazione per il proprio aspetto esteriore (63,1%) rispetto a quante vivono da sole (53,7%) e le donne sole con figli (53,4%). Per la netta maggioranza delle donne curare il proprio aspetto esteriore riveste una certa importanza (74,5%), eppure una intervistata su 4 (25,5%) non la pensa così. Il 74,1% afferma che sentirsi bella è importante prima di tutto nel rapporto che ha con se stessa, per il 68,2% influisce positivamente sul suo umore, mentre per il 64,7% sentirsi in ordine o trasandata influisce sul modo di relazionarsi con gli altri.

La maggioranza delle donne (55,7%), inoltre, non esce di casa se non ha prima curato il suo aspetto esteriore. Quasi la metà (49,6%) riferisce che sentirsi bella è importante prima di tutto nel rapporto che ha con gli altri. Sentirsi bella per alcune influisce positivamente sulle prestazioni lavorative (42,5%), altre affermano che piacersi e sentirsi bella le fanno apparire più potenti (39,3%) e che è importante essere considerata bella dagli altri e ricevere apprezzamenti (38,4%). Non manca chi confessa di monitorare spesso il modo in cui appare attraverso selfie, pause al bagno, fugaci sguardi in uno specchio o in una vetrina (38,5%). Tutti questi aspetti sono fortemente legati all’età delle donne intervistate, ossia appaiono più importanti o preponderanti tra le giovanissime. I trattamenti di bellezza più diffusi tra le donne sono quelli specifici per snellire e/o tonificare: li pratica la maggioranza, 56,7% ed i trattamenti/interventi antietà (44%). Gettonate le lampade abbronzanti (oltre un terzo, 34,9%), i trattamenti estetici non chirurgici (34,8%) e i macchinari per la ginnastica passiva (33,1%). Meno frequente risulta il ricorso alla crioterapia (24,3%) ed all’ozonoterapia (23%), comunque scelte da quasi un quarto delle donne. Oltre un terzo delle donne afferma di impiegare ogni giorno per curare il suo aspetto 10-30 minuti, il 26% da 30 minuti a un’ora, il 20,9% meno di 10 minuti, il 15% da 1 a 2 ore, il 4,1% oltre 2 ore. Poco meno della metà delle donne, dunque, dedica oltre mezz’ora ogni giorno al proprio aspetto, mentre una su 5 più di un’ora. Un quinto, al contrario, riserva a questo impegno meno di 10 minuti.

Per le donne il peso corporeo è una parte importante del proprio aspetto esteriore (62,2%), molte fanno attenzione alla linea, controllando l’alimentazione (61,5%). La maggior parte afferma che se potesse cambierebbe in parte il proprio corpo (57,2%), che vorrebbe essere più magra (54,7%) e che sorveglia la linea attraverso l’attività fisica (50,8%). Circa la metà (49,6%) ritiene che se raggiungesse il suo peso ideale starebbe meglio con se stessa. Il pensiero dell’invecchiamento del corpo angoscia il 41,1% delle donne. Oltre un terzo del campione (36,7%) riferisce di provare frustrazione perché non riesce a raggiungere quello che ritiene essere il suo peso ideale e crede che, se raggiungesse il suo peso ideale, piacerebbe di più agli altri (35,3%). Più di una donna su 4 (27,5%) afferma che, potendo, cambierebbe molto il proprio corpo. Una donna su 5 (19,9%), infine, vorrebbe essere più formosa. L’8,5% delle donne che hanno preso parte all’indagine afferma di aver fatto esperienza, attualmente o in passato, di anoressia, il 7,6% di bulimia. Decisamente più comune risulta essere la fame nervosa, che si manifesta con il mangiare in modo compulsivo, fare abbuffate, sperimentata dal 22,9% delle rispondenti. Il 14,6% riferisce di episodi di fame notturna, il 12,1% di ortoressia nervosa – l’ossessione per il cibo sano e naturale. Più raro il picacismo, il disturbo che induce a mangiare cose non commestibili, come conseguenza di stati di malessere e nervosi (4%).

Per la cura del proprio aspetto (cosmetici, parrucchiere, depilazione, unghie, trattamenti, ecc.), un terzo del campione spende in media tra 10 e 50 euro al mese (33,2%), il 29,5% tra i 51 ed i 100 euro, il 19,7% tra i 101 ed i 300 euro. Un 12,7% stima la propria spesa media mensile addirittura al di sotto dei 10 euro, all’estremo opposto, il 5% oltre i 300 euro. Un quarto delle donne (25,3%) ammette di essersi sottoposta alla chirurgia estetica (il 15,3% una volta, il 6,6% due volte, il 3,4% tre volte o più).

Il peso dell’aspetto fisico in una relazione incide “molto” o “abbastanza” soprattutto secondo le donne tra i 25 e i 34 anni (79,1%) e le 18-24enni (78,8%), segno che le giovani donne sono sottoposte, anche in questo caso, a una maggiore ansia performativa rispetto alle proprie caratteristiche estetiche. L’aspetto esteriore ha influito sul successo della propria vita sentimentale per il 63,8% delle rispondenti. Il 40,5% delle donne intervistate si dice non soddisfatta della  propria vita sessuale. Il tasso di insoddisfazione è maggiore tra le over65 (54,6%) seguite a distanza dalle giovanissime tra i 18 e i 24 anni. Il 50,1% delle donne interpellate ritiene che sia dovere di una donna mantenersi bella e in forma per il partner e il 45,2% è “molto” o “abbastanza” d’accordo che soddisfare il partner sia la massima gratificazione. La naturale predisposizione di una donna durante il rapporto sessuale è assecondare il partner: è “molto” (7,8%) o “abbastanza” (30,2%) d’accordo con tale affermazione una quota minoritaria di donne, il 38%.

Una donna su 4 (25,1%) almeno una volta ha ricevuto apprezzamenti fisici pesanti sul Web o sui Social; il 24,4% ha ricevuto esplicite proposte sessuali, il 18,6% è stata vittima di body shaming, ovvero critica o derisione del proprio corpo. Hanno ricevuto apprezzamenti fisici pesanti in Rete il 45,9% delle giovani donne tra i 18 e i 24 anni, che sono anche le più esposte al body shaming (27,1%) e alle proposte sessuali esplicite (37,6%) che avvengono in Rete. Il 42,6 % ha subìto insinuazioni rispetto ad una carriera raggiunta facilmente grazie al proprio corpo di donna (è capitato spesso, 11,7%; qualche volta 28,1% o regolarmente 2,8%). Il 44,4% ha ricevuto apprezzamenti sessuali da parte di un/una superiore o di un collega (47,9%). Ancora di più sono le donne (62,9%) che affermano di doversi impegnare di più sul lavoro, rispetto ad un collega uomo, per essere apprezzate.

Qui il Rapporto: https://eurispes.eu/wp-content/uploads/2023/12/2023_eurispes_piacersi-e-piacere.-il-rapporto-delle-donne-con-il-loro-corpo-def-1.pdf.