Un crimine di guerra che nessuno ha bloccato: sono quattro gli ospedali colpiti con le bombe. Preso di mira in particolare l’ospedale Shifà, il più grande della città. Un bombardamento aereo ha distrutto l’ingresso della struttura e i carri armati sono arrivati nel piazzale, schiacciando le decine di persone morte e ferite. I cecchini appostati attorno sparano a chiunque si muova, anche persone a piedi con le mani alzate. Secondo un corrispondente di una Tv araba, un carro armato ha lanciato un obice contro i corridoi dell’ospedale. La stessa sorte è toccata all’ospedale Al-Quds. Le ambulanze non hanno la possibilità di soccorrere i feriti a causa dell’assedio dei tank e dei bombardamenti.

Neanche i nazisti sono arrivati a tanto.

L’ONG Medici senza Frontiere ha comunicato di aver perso ogni contatto con le unità sanitarie operanti all’interno dell’ospedale Shifà. Ieri sera, il direttore dell’ospedale ha informato che ci sono 100 morti che non è possibile seppellire e che sono costretti a usare fosse comuni all’interno dell’ospedale.

Le truppe di terra israeliane sono ormai nel centro di Gaza city e si scontrano con gli uomini della resistenza dall’interno dei carri armati o dai tetti dei palazzi distrutti. Le cifre sulle perdite fornite dalle due parti non sono verificabili.

Il presidente francese Macron ha telefonato a Netanyahu per chiedere la fine dei bombardamenti contro gli ospedali, ma la risposta è stata arrogante: “E’ colpa di Hamas”. Il Dipartimento di Stato USA ha affermato di non poter confermare la presenza della direzione di Hamas in tunnel sotto gli ospedali.

I bombardamenti aerei sono continuati su tutte le città e i campi profughi della Striscia, anche quelli nel sud. I carri armati israeliani hanno bombardato le colonne degli sfollati che lasciavano il nord a piedi lungo la strada costiera alzando bandiere bianche e con le mani in alto.