SABATO 2 dicembre CORTEO a VENEGONO SUPERIORE verso la sede di LEONARDO SpA

La strage del popolo palestinese parte anche dalla nostra provincia

I continui bombardamenti e l’attacco di terra perpetrati da Israele hanno provocato in 49 giorni  l’uccisione di  8.176 bambini e 4.112 donne: il 61% delle vittime; il 92% delle vittime sono civili (18.460 persone su 20.031); 1.730.000 sfollati che non hanno nessun posto dove rifugiarsi (più dell’80% della popolazione di Gaza); una media di 167 bambini e di 377 civili uccisi al giorno, la distruzione di migliaia di abitazioni civili (Gaza è ormai ridotta a un cumulo di macerie), ospedali, scuole, università. E Israele non esclude neanche l’uso della bomba nucleare. I gazawi sono ormai senza più acqua, cibo, elettricità, medicine, materiale sanitario per curare ammalati e feriti. Israele ha già dichiarato che dopo la tregua di questi giorni riprenderanno i bombardamenti. Una spirale di morte e distruzione che potrebbe condurre allo scoppio di un conflitto mondiale globale e nucleare.

Fra le terribili macchine di morte che stanno devastando Gaza e i suoi abitanti ci sono anche quelle costruite a casa nostra da Leonardo SpA (ex AleniaAermacchi), come i 30 aerei militari prodotti a Venegono Superiore, nell’ambito della cooperazione militare sottoscritta da Berlusconi nel 2003 e continuata da tutti i governi italiani successivi, in accordo con tutti i governi israeliani, non solo da quello di Netanyahu.

I piloti israeliani, che stanno bombardando Gaza con gli F-35, si sono formati e addestrati a bordo di questi aerei, 30 velivoli M-346 venduti nel 2012 a Israele facilmente armabili per trasformarli in jet d’attacco. I primi due caccia furono consegnati nel 2014, pochi giorni prima dell’aggressione militare sulla Striscia di Gaza denominata “Margine protettivo”, un massacro che ha sterminato oltre 2200 persone di cui 531 bambini. Anche i piloti degli elicotteri d’attacco, che bombardano gli ospedali uccidendo perfino i neonati, si sono formati sugli elicotteri Agusta concepiti da Leonardo a Samarate sempre in provincia di Varese e prodotti negli USA.

Non vogliamo essere complici del genocidio del popolo palestinese che da 75 anni subisce l’occupazione israeliana con violazioni sistematiche dei più elementari diritti umani, con espulsioni, torture, stragi, arresti, regime di apartheid, distruzione di abitazioni palestinesi, espansione delle colonie.

Rispondiamo all’appello globale lanciato dai sindacati palestinesi a lavoratrici lavoratori e sindacati per “porre fine a ogni complicità e smettere di armare Israele”, le vite dei palestinesi dipendono da questo. Auspichiamo che anche i lavoratori di Leonardo e delle altre aziende belliche e gli accademici delle università boicottino le attività svolte in questo settore con Israele come fanno i lavoratori portuali. Noi sappiamo che l’alta professionalità dei lavoratori e dei ricercatori può essere utilizzata per rispondere ai veri bisogni della umanità.

Per queste ragioni noi manifestiamo contro le fabbriche di morte presenti sul nostro territorio con la richiesta che le loro produzioni siano destinate a beni socialmente utili ed ecologicamente compatibili.

SABATO 2 dicembre CORTEO a VENEGONO SUPERIORE verso la sede di LEONARDO SpA

ritrovo ore 14.30 al Parco Pratone di Venegono Superiore

 

Comitato Varesino per la Palestina, Rete Varese senza frontiere, Centro di documentazione Abbasso la guerra