Il prossimo passo della denuncia trasmessa alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma lo scorso 2 Ottobre, riguardante la presenza delle armi nucleari in Italia e in attesa che si attivi la corrispondente inchiesta riguarda l’adesione popolare a tale denuncia parte oggi con una sottoscrizione popolare che si può realizzare online grazie alla piattaforma predisposta all’interno del sito di PeaceLink, storico portale telematico del pacifismo italiano.

Andando a questo indirizzo sara possibile firmare la petizione di adesione di cui riportiamo il testo:

Ho appreso che in data 2 ottobre 2023 è stata depositata alla Procura presso il Tribunale di Roma una denuncia per accertare la presenza di armi nucleari in Italia, verificarne la illegittimità ed individuare i responsabili. Ho letto il testo e lo condivido. Approvo l’iniziativa alla quale vorrei partecipare. Non potendo più sottoscrivere la denuncia, ormai depositata, chiedo che questa mia lettera venga allegata agli atti del procedimento come segno di sostegno all’iniziativa.
In particolare mi sembrano significative le seguenti norme riportate nel testo della denuncia.

“In data 24 aprile 1975 l’Italia ha sottoscritto il Trattato di non Proliferazione Nucleare (TNP), trattato internazionale incentrato, in particolare su: a) la c.d. “non proliferazione” del nucleare, in base alla quale gli Stati in possesso di armi nucleari (c.d. “Paesi nucleari”) si impegnano a non trasferire armi di tale natura a quelli che ne sono privi (c.d. “Paesi non nucleari”), mentre questi ultimi si obbligano a non ricevere e/o acquisire il controllo diretto o indiretto di ordigni nucleari
(artt. I, II, III); b) il disarmo nucleare, che impone il ricorso a trattative finalizzate alla definitiva cessazione della prassi di armamento nucleare (art. VI).
Il diritto bellico internazionale vieta l’uso e la minaccia dell’uso delle armi nucleari in qualsiasi circostanza.
La L. 185/1990 vieta la fabbricazione, l’importazione, l’esportazione, il transito, il trasferimento intracomunitario e l’intermediazione di materiale di armamento senza l’autorizzazione dell’autorità e, in ogni caso, di armi nucleari.
Ciononostante, la presenza di armi nucleari sul suolo nazionale può ormai considerarsi certa.”
Sono consapevole della rilevanza politica dell’iniziativa giudiziaria. Credo, però, fermamente nello Stato di diritto, nella ripartizione dei poteri e, soprattutto, nell’indipendenza della magistratura.
Sono certo che anche questa denuncia sarà valutata senza timori per le implicazioni politiche sottese.

Informazioni sulla denuncia

La denuncia è sottoscritta a livello individuale da 22 esponenti di associazioni pacifiste e antimilitariste: Abbasso la guerra, Donne e uomini contro la guerra, Associazione Papa Giovanni XXIII, Centro di documentazione del Manifesto Pacifista Internazionale, Tavola della Pace Friuli Venezia Giulia, Rete Diritti Accoglienza Solidarietà Internazionale, Pax Christi, Pressenza, WILPF, Centro sociale 28 maggio, Coordinamento No Triv, e singoli cittadini. Alcune di queste associazioni condividono collettivamente i contenuti di questa iniziativa.

Il testo della denuncia è visionabile cliccando su questo link

Aderisci: