Questa mattina a Cagliari oltre settecento persone hanno marciato da piazza Giovanni XXIII fino a piazza Repubblica per dire no alla parata delle Forze Armate, per la giornata del 4 novembre. La scelta di Cagliari, operata dal governo italiano, per questi militareschi festeggiamenti, risulta perfino offensiva nei confronti della popolazione sarda, da decenni oberata dal peso delle servitù militari e dall’inquinamento e la devastazione conseguenti alle continue esercitazioni.

Per questo motivo, le associazioni, i movimenti, i sindacati di base, sono scesi in piazza, anche a fianco della comunità palestinese presente in Sardegna. PALESTINA LIBERA! Risuonava nel corteo, intervallato da altri slogan: A FORA SA NATO DAE SA SARDINNIA, POPOLI MASSACRATI MONDO DISTRUTTO, MA QUALE FESTA E’ SOLO LUTTO!

Nel frattempo, nella non lontana piazza Garibaldi, si svolgeva un incontro pubblico con il giornalista Michele Santoro, organizzato dalla Confederazione Sindacale Sarda, sempre sui temi della pace.

La data del 4 novembre si riferisce all’armistizio del 1918, che chiudeva il grande massacro della prima guerra mondiale: quei trentasette milioni di vittime stimate non hanno bisogno di fanfare e di aerei acrobatici inquinanti, pericolosi, persino mortiferi. Crediamo che i conflitti possano essere risolti con i negoziati, con il dialogo, con la conoscenza reciproca, non con la violenza spietata della guerra.

Le Forze Armate, in tutto il mondo, con le loro enormi riserve di armi devastanti, rappresentano più che una difesa, una minaccia per la pace sul nostro martoriato pianeta.

Foto della redazione di Pressenza Cagliari: