Riceviamo e molto volentieri rilanciamo questo appello alla mobilitazione del “Coordinamento giovani contro la NATO” costituitosi nel giugno scorso.

Rivedere il conflitto della NATO alla luce delle nuove generazioni

di “Coordinamento giovani contro la nato”

Spesso non si comprende il vero significato di questa guerra – il conflitto che ufficialmente é noto come essere quello russo-ucraino –  sulle masse popolari e sugli strati della popolazione. Certo, parliamo del povero popolo ucraino, usato come carne da cannone per procura; parliamo anche del popolo russo, sottoposto alle sanzioni dal 2014 da parte del”civilizzato” Occidente. Ma cosa diciamo dell’Europa? Chi rischia di trovarsi più invischiato nelle lotte futureche questo conflitto, irrimediabilmente, ha generato?

Ed è proprio qui che una nuova iniziativa, il Coordinamento dei Giovani Contro La Nato, cerca di incunearsi. É fondamentale capire, oltre alle parti “direttamente” coinvolte nel conflitto, chi stia subendo maggiormente i danni diquesto frangente storico mai sperimentato dai nostri coetanei nell’oramai disgraziato Paese dove viviamo.

Essendo, noi, la generazione della crisi – quella finanziaria, terroristica, sanitaria – siamo abituati ad una condizione di totale precarietà: precarietà economica, famigliare, lavorativa. Quindi, la sensazione di instabilità già la conoscevamo e, senza che ce ne accorgessimo, questo conflitto già metteva a repentaglio la nostra esistenza (vedesi l’inflazione e le conseguenze funeste sulla nostra vita quotidiana), ma non al punto – o così ci sembrava – di poter farci diventare addirittura, in un futuro, carne da cannone!

E invece adesso il rischio esiste, è concreto. Chi combatterà la guerra se, come è possibile che accada, questa non andrà (ovviamente, sempre dal punto di vista occidentale) come previsto? Che succede se la Russia vince?

La risposta è che potremmo essere proprio noi a combattere contro i nostri fratelli russi.

Ed é per questo che occorre muoversi fin da ora, capire dove i nostri padroni ci stanno portando, ormai da tempo.

Il nostro continente ha dato vita a due delle guerre più spaventose della storia dell’uomo, le quali hanno visto (in entrambi i casi) il ruolo di una Russia come protagonista assoluta, dimostrando di poter cambiare le carte in tavola nello scacchiere globale, ma svelando, soprattutto, che la sua azione può cambiare il mondo:ogni volta, insomma, che la Russia scende in campo, cambia l’ordine delle cose. È successo nel 1917, nel secondo conflitto mondiale e nel 1989. Nel bene e nel male, in tutti questicasi, la Russia ha cambiato l’orientamento dell’umanità. Nel 2022, l’orso russo ha voluto, ancora una volta, lasciare il suo segno nel mondo.

Come giovani consapevoli del rischio storico di questo momento e dell’attentato alla nostravita, in nome di una fede incrollabile verso un futuro migliore, da contrapporre a quello chelor signori ci preparano, noi abbiamo sentito il dovere e la necessità di lanciare un sasso nello stagno, di abbagliare inostri coetanei con una scelta di campo ben precisa, rivendicandola anche in un nome che potrebbe sembrare banale e vittima dei tempi che viviamo, ma che, in realtà, non lo è affatto.

La scelta, la decisione di ogni persona, nella quale si rivela l’orizzonte di vita di ciascun popolo, è semplice: riprendersi in mano il futuro, oppure vivere vite inautentiche, controllate da qualcuno che, certo, non ha come obiettivo il nostro bene, ma che ci usa per i suoi fini imperialistici. Staremo dunque dietro le quinte, dalla parte dei nostri scagnozzi della Nato, o lotteremo per riprenderci in mano quello che è nostro di diritto e che, ora, rischiano di portarci via dalle mani, compresa la nostra vita?

Il Coordinamento dei Giovani contro la Nato nasce ufficialmente nel giugno del 2023, mese in cui pubblichiamo il nostro manifesto e apriamo i vari canali social. Con continuità, teniamo delle riunioni – fisiche e online – allo scopo di formare una rete nazionale tra giovani che abbiano obiettivi simili: l’idea é infatti quella di creare solidarietà e connessione (reale e non solo virtuale) tra tutti i ragazzi e le ragazze impegnati nella lotta contro la russofobia, la propaganda pro-Nato (che passa anche attraverso un indottrinamento culturale – il soft power espresso da Netflix, per intenderci – che cerca di farci amare gli USA nei suoi usi, costumi, nelle sue scelte economiche, politiche e sociali), la quale include una narrativa mediatica spesso non attendibile, o comunque filtrata dal punto di vista USA-centrico: siamo, a tutti gli effetti, una colonia americana, non solo per le basi NATO, ma anche per il pensiero unico che ci fa odiare chiunque non sottostia all’imperialismo politico, culturale ed economico statunitense.

La nostra intenzione é allargare sempre di più il coordinamento, avvicinando studenti universitari (o anche più piccoli) e giovani lavoratori, per divulgare e dibattere insieme, attraverso conferenze, incontri e situazioni di varia natura.

Il nostro é un coordinamento perché siamo ragazzi di età, professione, formazione universitaria ed estrazione politica diverse: vogliamo essere trasversali, individuando dei punti in comune che vadano, magari, anche al di là della situazione bellica, ad esempio, la lotta contro: la società del controllo, la biopolitica, la propaganda dei media mainstream, le entità sovranazionali – come l’Unione Europea –  che non rispettano le volontà delle singole nazioni, le quali hanno perso la propria sovranità.

Unitevi a noi!

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