Un altro anno molto intenso per il  Brescia-Nagasaki Kaki Tree Projet for Europe. Siamo vicini ad un altro 9 agosto. Per fare il nuovo punto di questa instancabile associazione incontriamo Francesco Foletti, il suo presidente. “Direi  i primi sette mesi del  2023 sono stati molto pieni di nuovi progetti con la messa a dimora di molte piante: Mondovì (Cn), Casalecchio di Reno (Bo), Bergamo, Catania, Castegnato (BS), Palazzolo sull’Oglio (Bs), Milano,  Asti, Villach (Austria)”.

Qualche momento vissuto tra tanti?

Una particolare menzione però mi sento in dovere di farla per Catania, all’interno del carcere minorile un Kaki Tree ha un significato speciale. Mettere una pianta dove i ragazzi, alcuni anche molto giovani incontrano i loro genitori ha una simbologia che fa dire “si può ripartire”.

La marcia della Pace tra Brescia e Bergamo del 7 maggio con la presenza della delegazione di Scampia?

La Marcia della pace tra Brescia e Bergamo di cui ci sentiamo un po’ i “padri putativi” è stato un momento dove 12.000 persone hanno detto che “anche se un fiume divide, noi vogliamo unirci” e questo è un modo per dare voce al dialogo delle parole e non delle armi. Oltre a questo, aver inserito anche la messa a dimora di un Kaki Tree proprio in parte al monumento della resistenza da un segno di unita’ contro ogni violenza. La delegazione della “murga” di Scampia presente durante la marcia ha reso bene l’idea che la nostra associazione crede nell’interscambio tra chi sta vivendo i progetti in Europa.

Il rapporto con l’istituto d’Istruzione Superiore “A. Cecchidi Pesaro, come nasce e che frutto sta già dando?

Dallo scorso gennaio abbiamo intrapreso un percorso di collaborazione con l’istituto d’Istruzione Superiore “A. Cecchi “di Pesaro per creare un progetto di crescita delle piante dai semi che ci vengono spediti dal Giappone. La collaborazione ha dato i suoi primi risultati e con la cura dei ragazzi di alcune classi sono già nate circa 140 piantine che nel futuro saranno inserite nella disponibilità per le già 75 richieste di progetto ricevute dall’Italia e da alcuni luoghi sul territorio europeo.

A marzo è uscito il libro “C’è un albero in Giappone” di Chiara Bazzoli (Sonda Edizioni). Che cosa ha rappresentato per l’associazione?

Dopo parecchi anni, ha visto la luce questo libro scritto dalla nostra socia Chiara Bazzoli che insieme alle illustrazioni di AntonGionata Ferrari è diventato uno degli strumenti-sussidi più importanti che possiamo dare a chi vive o vuol vivere il progetto Kaki Tree. Ringraziamo la casa editrice Sonda per aver creduto in questa pubblicazione che sta avendo un notevole successo. Raccontare la guerra in modo dolce per i ragazzi è un paradosso che è comunque presente nelle basi del nostro progetto. Stiamo già pensando ad altre sussidiazioni utili per diffondere l’idea che dalla violenza si può rinascere.

E nel prossimo futuro?

Come da tre anni a questa parte con la bici e precedentemente da altri tre anni a piedi, dedichiamo i giorni della memoria dei disastri atomici di Nagasaki e Hiroshima per “collegare” tra di loro esperienze progettuali dedicate agli alberi di Kaki di seconda generazione che sono stati piantati in Europa. Quest’anno vogliamo collegare due esperienze fatte nel 2022 e fare un preludio ad uno già programmato nel 2024. Gli incontri che faremo non solo nei luoghi dove vivono o vivranno i Kaki Tree diventeranno occasioni di scambio di esperienze “positive”, così come la pianta sopravvissuta ci insegna. Il programma è molto ampio, ma nella sostanza congiungerà due luoghi importanti di bellezza italiana: la tenuta Presidenziale di Castelporziano e il Giardino dei cinque continenti e della nonviolenza con il progetto Pangea a Scampia (Napoli). Ci fermeremo a Cassino la città più bombardata in Italia durante la seconda guerra mondiale, dove in occasione dell’80° anniversario metteremo a dimora un Kaki simbolo di rinascita. Il 9 e il 10 settembre saremo presenti alla terza edizione del Festival del fumetto da marciapiede che si terrà a Ome, Brescia.  Un’edizione d’innesto tra  i due Orti botanici e la storia del Kaki Tree: Una poetica delle piante attraverso le narrazioni del Prof. Antonio De Matola. In autunno altre due esemplari da mettere a dimora in luoghi molto “vissuti”: nel Vajont (a ricordo dei 60 anni dalla tragedia) e ad Afragola (Na)  all’interno di un bene confiscato alla camorra.