L’organizzazione non profit Still I Rise è stata nominata al Premio Nobel per la Pace 2023: la nomina arriva dalla Repubblica di San Marino ed è stata resa nota dai consiglieri Sara Conti e Giuseppe Maria Morganti, ex Capitano Reggente, durante la seduta del Consiglio Grande e Generale del 13 marzo 2023.

«Utilizzando le parole di Nelson Mandela, “l’istruzione è l’arma più potente per cambiare il mondo”  Still I Rise garantisce istruzione gratuita e protezione a bambini profughi e vulnerabili», così i consiglieri hanno motivato la nomina dell’organizzazione al prestigioso premio.

«Siamo incredibilmente grati ai consiglieri Sara Conti e Giuseppe Maria Morganti, e a tutta la Repubblica di San Marino, che sentiamo particolarmente affine nella sua storica indipendenza come “Antica Terra della Libertà”. Siamo un’organizzazione molto giovane e abbiamo tanta strada ancora da fare, ma questa nomina è un grande incoraggiamento per tutti noi a fare sempre di più e sempre meglio», dichiara Nicolò Govoni, Direttore Esecutivo di Still I Rise.

«La notizia ha reso felicissimo l’intero team di Still I Rise: questa fiducia nei nostri confronti è un vero regalo per ognuno di noi. E in questo momento lo è particolarmente per i nostri colleghi di Ma’an, la nostra scuola nel Nord Ovest della Siria, che si trovano ad affrontare il tragico anniversario del 12esimo anno di guerra facendo i conti con le conseguenze del devastante terremoto del mese scorso e con la reiterata mancanza di attenzione da parte della comunità internazionale», aggiunge Giulia Cicoli, Direttrice Advocacy dell’organizzazione.

Per il 2023, il comitato del Nobel per la Pace ha ricevuto 305 nomine, di cui 212 individui e 93 organizzazioni, tra le quali sarà selezionata la rosa dei candidati. La lista completa dei nominati è secretata dal comitato per 50 anni, tuttavia chi inoltra la candidatura ha la facoltà di rendere pubblico il nome della persona, dell’ente o dell’organizzazione.

Nel 2020, il Titano aveva inoltrato al Comitato del Nobel per la Pace la nomina di Nicolò Govoni, Direttore esecutivo di Still I Rise. Tre anni dopo arriva la nomina dell’intera organizzazione, con la quale la Repubblica di San Marino ha avviato nel corso del tempo progetti importanti culminati con l’approvazione all’unanimità della legge per l’affido di minori stranieri non accompagnati a famiglie e single residenti a San Marino.

A PROPOSITO DI STILL I RISE: UNA PANORAMICA DELL’ORGANIZZAZIONE

Still I Rise è un’organizzazione non profit internazionale, fondata nel 2018: l’obiettivo è offrire educazione, sicurezza e protezione a minori profughi e vulnerabili. La sede centrale e amministrativa è in Italia; le attuali missioni educative si dividono tra Nord Ovest della Siria, Kenya e Repubblica Democratica del Congo, mentre in Grecia continuano le attività di advocacy dopo la conclusione della missione educativa nel 2022. L’organizzazione è inoltre presente anche nella Svizzera Italiana. Still I Rise è completamente indipendente grazie a donazioni private e rifiuta attivamente finanziamenti da parte di governi, Unione Europea e organismi sovranazionali.

Nel dicembre 2022 l’organizzazione è stata insignita del prestigioso Premio Madre Teresa per la Giustizia Sociale, con cerimonia di conferimento tenutasi nella città di Mumbai, India.

PROGRAMMI EDUCATIVI

L’organizzazione crea i suoi progetti partendo dai bisogni reali delle comunità in cui opera e ha formulato due diversi approcci all’educazione: le Scuole di Emergenza e Riabilitazione e le Scuole Internazionali.

Nel caso delle Scuole di Emergenza e Riabilitazione, l’intervento avviene in contesti volatili, attraverso la proposta di un curriculum versatile per il recupero di minori e la loro riabilitazione: l’obiettivo ultimo è permettere una reintroduzione all’interno della scuola pubblica. Il modello risponde anche a bisogni primari quali l’alimentazione, l’igiene e la protezione all’infanzia, oltre al supporto psicosociale per rigenerare il benessere del bambino e del suo nucleo familiare. Il modello di Scuola di Emergenza e Riabilitazione è presente nelle scuole Ma’an (Ad Dana, Nord Ovest della Siria) e Pamoja (Kolwezi, Repubblica Democratica del Congo).

Per quanto riguarda le Scuole Internazionali, l’intervento avviene in contesti più stabili, dove le persone migranti si stabiliscono a lungo termine. Qui Still I Rise porta istruzione di alta qualità a chi non potrebbe mai accedervi, attraverso un percorso educativo della durata di 7 anni, totalmente gratuito, che potrà aprire le porte alle migliori università del mondo. Still I Rise è la prima organizzazione non profit al mondo a offrire gratuitamente il percorso di International Baccalaureate esclusivamente a minori profughi e vulnerabili. Il modello di scuola internazionale è presente nella Still I Rise International School di Nairobi in Kenya.

LE ATTIVITÀ DI ADVOCACY

La difesa dei diritti umani fondamentali dei propri studenti è al centro delle attività di Still I Rise.

In Grecia, l’organizzazione ha presentato nel 2019 una denuncia penale alle procure di Samos e di Roma contro la gestione del Centro di accoglienza e identificazione dell’isola greca, per condannare le costanti violazioni dei diritti umani ai danni dei minori non accompagnati presenti nel campo profughi. Tra il 2019 e il 2020, con il contributo di altre organizzazioni, Still I Rise ha ottenuto dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo una soluzione immediata per il tempestivo trasferimento in un luogo sicuro di 12 minori non accompagnati: un risultato senza precedenti per l’isola di Samos.

Al fianco delle azioni legali nei luoghi deputati, l’organizzazione promuove continue attività di sensibilizzazione ed è in prima linea per garantire il diritto all’istruzione dei minori. Nel Nord Ovest della Siria, Still I Rise si batte per riportare al centro del dibattito pubblico il conflitto in corso da ormai 11 anni, promuovendo inoltre attività di lobbying per evitare la riabilitazione internazionale del regime di Bashar al-Assad, che si macchia quotidianamente di crimini contro l’umanità.

In Kenya le attività sono orientate ad assicurare un processo di giustizia sociale nell’accesso all’istruzione dei minori sia rifugiati, sia kenyoti vulnerabili, mentre in Repubblica Democratica del Congo l’impegno è volto alla sottrazione dei bambini dal lavoro in miniera, insieme alla sensibilizzazione dell’opinione pubblica sulle multinazionali che utilizzano cobalto proveniente dalle miniere in cui i minori sono sfruttati. L’organizzazione si impegna anche per l’inserimento del cobalto all’interno dei minerali per i quali L’Unione Europea richiede  una Human Rights Due Diligence alle aziende che ne fanno uso.

Inoltre, attraverso il progetto fotografico “Through Our Eyes”, realizzato da studenti e studentesse di Still I Rise in Grecia, Nord Ovest della Siria e Kenya, l’organizzazione punta a mostrare il talento dei propri studenti e a permettere loro di parlare della loro vita e delle loro speranze direttamente a un pubblico che altrimenti non potrebbero mai raggiungere. Le fotografie hanno toccato oltre 100 città in Europa e negli Stati Uniti d’America, approdando anche alla Camera dei Deputati italiana.