Migliaia di manifestanti sono scesi in piazza a Torino per lo sciopero globale per il clima

Molto partecipata la manifestazione nonostante i numerosi appuntamenti in altre località piemontesi.

Alla manifestazione ha anche partecipato una scolaresca di ragazzi molto piccoli, che sono intervenuti al microfono durante la manifestazione.

Presenti diverse delegazioni di scuole medie superiori Torinesi, tra cui il Liceo Einstein al centro delle polemiche relative alla recente occupazione della sede di via Bologna.

Alla partenza del corteo è stato fatto un flashmob davanti al palazzo della Regione, accusata di essere un pesce fuor d’acqua, in cui è stato versato del pesce sull’asfalto.

Un altro flashmob è stato realizzato in piazza Solferino da Exctinction Rebellion Torino in cui hanno colorato l’acqua della fontana delle quattro stagioni di Piazza Solferino con della polvere di barbabietola per denunciare il grave stato di siccità in cui versa l’Italia, e in particolare il Piemonte, e le responsabilità politiche di chi ci ha governato finora.

Il corteo ha lungamente sfilato pacificamente per le vie della città da piazza Castello al Comala, dove si è conclusa la manifestazione. La sede dell’Ufficio Scolastico Regionale è stata presidiata dalla forze dell’ordine in assetto antisommossa, di fatto un segnale. E stata presidiata anche l’entrata di c.so Duca degli Abruzzi del Politecnico di Torino.

Numerosissimi i temi toccati negli interventi al microfono. I temi con i quali è stata convocata la manifestazione, riportati in un lungo comunicato, coniugano in modo intersezionale giustizia ambientale e giustizia sociale.

In particolare quest’anno si è fatto particolare riferimento all’eco transfemminismo, i FFF hanno dichiarato la loro partecipazione allo sciopero transfemminista dell’8 marzo.

Aspramente criticati: il Governo Meloni; le banche che investono nel fossile, sono state citate Intesa S. Paolo e Unicredit; il Politecnico di Torino per gli accordi con Leonardo e con Frontex, davanti al quale è stata fatta una scritta sull’asfalto: università della guerra; il Ministero dell’Istruzione e del Merito e Piantedosi, considerati dagli studenti una controparte; l’ENI e le multinazionali dell’energia fossile contestate anche per gli extrtaprofitti derivati dagli effetti della guerra in Ucraina, Iren anche per l’accordo stipulato con Mekorot; la fine del contratto con [To]Bike.

Presenti molte realtà che sono intervenute al microfono, la comunità dei dissidenti iraniani; gli Ecomori che hanno ricordato la strage di Crotone nella quale sono morti numerosi migranti, in ricordo dei quali è stato osservato un minuto di silenzio; i comitati per l’acqua bene comune e in difesa dell’ambiente.

Le dichiarazioni di Marta Maroglio, portavoce FFF Torino:

 

Le dichiarazioni di un’esponente del liceo Einstein:

 

Le dichiarazioni di Marco Grimaldi (Alleanza Verdi-Sinistra):

 

Alcune fasi della manifestazione: