Si celebra per la prima volta il 5 marzo 2023 la “Giornata internazionale per la consapevolezza sul disarmo e la non proliferazione”, iniziativa votata con la risoluzione A/RES/77/51 dello scorso 7 dicembre 2022 su spinta del Kazkhstan (Paese che già aveva promosso la Giornata internazionale contro i test nucleari, per il suo ruolo nella chiusura dell’impianto di Semipalatinsk e per la consapevolezza dell’impatto devastante di tali test sul proprio territorio).

Con il voto di istituzione di questa nuova ricorrenza internazionale l’Assemblea Generale dell’ONU ha invitato tutti gli Stati membri, le organizzazioni del sistema delle Nazioni Unite, la società civile, il mondo accademico, i media e i singoli individui a lavorare sul tema con tutti i mezzi educativi e le attività di sensibilizzazione del pubblico a loro disposizione.
L’obiettivo di questa Giornata internazionale è la promozione di una maggiore consapevolezza e comprensione delle questioni relative al disarmo tra il pubblico, in particolare tra i giovani.

Sin dalla fondazione delle Nazioni Unite gli obiettivi del disarmo multilaterale e della limitazione degli armamenti sono stati al centrali come strada per mantenere la pace e la sicurezza internazionale.
Le armi di distruzione di massa, in particolare quelle nucleari, continuano a destare preoccupazione, a causa del loro potere distruttivo e della minaccia che rappresentano per l’umanità. L’accumulo eccessivo di armi convenzionali e il commercio illegale di armi leggere e di piccolo calibro mettono a rischio la pace e la sicurezza internazionali e lo sviluppo sostenibile, mentre l’uso di armi esplosive nelle aree popolate mette in serio pericolo i civili. Le nuove tecnologie emergenti, come le armi autonome, rappresentano una sfida alla sicurezza globale e negli ultimi anni hanno ricevuto una maggiore attenzione da parte della comunità internazionale.

In questo senso la nuova “Giornata internazionale per la consapevolezza sul disarmo e la non proliferazione” del 5 marzo vuole svolge un ruolo importante nell’approfondire la comprensione dell’opinione pubblica mondiale su come gli sforzi per il disarmo contribuiscano a rafforzare la pace e la sicurezza, a prevenire e a porre fine ai conflitti armati e a ridurre le sofferenze umane causate dalle armi.
Anche la Rete Italiana Pace e Disarmo, con le sue aderenti, si unisce agli Stati membri dell’ONU e alle organizzazioni della società civile internazionale per sottolineare l’importanza di percorsi di disarmo come base per la costruzione della Pace ed evidenzia la propria azione quotidiana a sostegno delle campagne che si occupano di queste tematiche. “E’ importante inserire i nostri sforzi sui temi specifici nell’ambito di una strategia più ampia per il disarmo e la Pace – sottolinea Francesco Vignarca, coordinatore campagne della RIPD – affinché sia chiaro che solo un approccio sistemico ci potrà portare da una Pace positiva. Noi continueremo a fare la nostra parte, ma chiediamo alla Politica e alle Istituzioni anche italiane una maggiore attenzione a questi aspetti, ben evidenziati dalla nuova Giornata internazionale che celebriamo oggi per la prima volta”.

L’importanza della “Giornata internazionale per la consapevolezza sul disarmo e la non proliferazione” è stata sottolineata anche dal Segretario Generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, che ha voluto inviare un suo messaggio in occasione della ricorrenza:

“In questa prima Giornata internazionale per la consapevolezza sul disarmo e la non proliferazione, la comunità globale si riunisce intorno a una convinzione fondamentale.
I sistemi d’arma nucleari, chimici, biologici, autonomi e indiscriminati non hanno posto nel nostro mondo.
Eppure oggi queste e altre minacce continuano a minacciare l’umanità, con livelli record di spesa militare, sfiducia crescente e tensioni geopolitiche che, se non controllate, potrebbero sfociare in conflitti ancora più gravi.
In particolare, il numero di armi nucleari detenute nelle scorte di tutto il mondo rimane di circa 13.000 – più che sufficienti per distruggere il nostro pianeta molte volte, in un momento in cui il rischio di utilizzo è al massimo dai tempi della Guerra Fredda.
In questa giornata importante, invito tutti i partner – dai governi al mondo accademico, dai media ai gruppi della società civile, dall’industria ai giovani – ad alzare la voce su questa emergenza collettiva e a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza critica del disarmo e della non proliferazione per il futuro dell’umanità.
Esorto inoltre i leader a prendere provvedimenti per rafforzare il regime globale di disarmo e non proliferazione – compreso il Trattato di non proliferazione delle armi nucleari – e a sostenere la “Nuova agenda per la pace” con una visione rinvigorita del disarmo.
Il disarmo e la non proliferazione sono investimenti nella pace. Sono investimenti per il nostro futuro. Poniamo fine a queste minacce prima che siano loro a porre fine a noi”.