Il 29 dicembre 2023 saranno cento anni dalla nascita di Shlomo Venezia (1923-2012), Testimone della Shoah, ormai scomparso da dieci anni, che da Salonicco venne deportato ad Auschwitz – Birkenau dove fu obbligato assieme agli altri Sonderkommando a lavorare nelle camere a gas. La sua storia viene raccontata nel nuovo docufilm “Il respiro di Shlomo” del regista Ruggero Gabbai, con autore Marcello Pezzetti, e prodotto dalla Fondazione Museo della Shoah. Il film ripercorre la storia di Shlomo Venezia, da Salonicco all’inferno di Auschwitz – Birkenau, poi Ebensee, Mauthausen e Roma, la città in cui Shlomo scelse di vivere costruendosi una famiglia. La testimonianza di Shlomo e i ricordi degli amici più cari e dei parenti si intrecciano con il racconto di Marcello Pezzetti che guida lo spettatore in questa storia. Il documentario si basa sulla testimonianza diretta di Shlomo raccolta quasi 30 anni fa da Marcello Pezzetti, storico della Shoah, e dal regista Ruggero Gabbai, depositata all’interno dell’Archivio della Memoria del Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea – CDEC.

A una domanda sul perché avesse realizzato un film sulla figura di Shlomo Venezia, il regista Ruggero Gabbai rispose: “Shlomo è uno dei testimoni che abbiamo intervistato per l’archivio della Memoria nel lontano 1995. Per me e per gli storici Marcello Pezzetti e Liliana Picciotto era chiaro che fosse un testimone unico. Shlomo infatti rappresenta la testimonianza di una persona che non ha solo visto ma è anche entrato nel buco nero del Novecento. La Shoah è proprio questo: non la sopravvivenza nei campi di sterminio, non la sofferenza, non la deportazione ma l’assassinio e l’eliminazione di interi gruppi familiari la cui memoria non potrà mai essere recuperata”1.

Il docufilm sarà trasmesso su Rai 1 in seconda serata il 27 Gennaio, e poi rimarrà sempre disponibile su Raiplay. A questo link il trailer del film https://www.youtube.com/watch?v=wVkZ-zhn8yc

Il respiro di Shlomo” è stato realizzato in collaborazione con Rai Cinema, Forma International e Fondazione CDEC, con il supporto di Roma Capitale, Regione Lazio, Unione delle Comunità Ebraiche italiane, Comunità ebraica di Roma, Associazione Figli della Shoah.

 

Shlomo Venezia

Scrittore italiano di origine ebraica (Salonicco 1923 – Roma 2012), sopravvissuto alla Shoah. Arrestato con alcuni membri della famiglia e deportato nel campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau l’11 aprile del 1944, durante la prigionia venne costretto a lavorare nelle unità speciali denominate Sonderkommandos. Tra le mansioni a cui fu assegnato vi erano quelle della rimozione dei cadaveri dalle camere a gas e del loro incenerimento, del taglio dei capelli, dell’estrazione dei denti d’oro, dell’asportazione di abiti e oggetti personali dai corpi delle vittime. Prigioniero per sette mesi a Birkenau, poi per altri cinque a Mauthausen, dopo la liberazione divenne uno dei principali testimoni della tragedia dell’Olocausto, che descrisse con lucidità e profondo senso storico in trasmissioni televisive, in conferenze e nei principali eventi commemorativi dello sterminio ebraico. Grande protagonista dei viaggi della Memoria, trasse dalla sua esperienza il testo Sonderkommando Auschwitz (2007), tradotto in 24 lingue; della sua consulenza si è inoltre avvalso R. Benigni per la ricostruzione del mondo dei campi di sterminio presentata nella pellicola La vita è bella (1997).”2

 

Cfr: https://www.shalom.it/blog/cultura-a-roma-bc211/shlomo-il-respiro-della-memoria-b1126281; https://www.treccani.it/enciclopedia/shlomo-venezia/; https://moked.it/blog/2023/01/24/shlomo-venezia-il-respiro-della-memoria/; https://www.mosaico-cem.it/cultura-e-societa/spettacolo/il-respiro-di-shlomo-esce-il-nuovo-documentario-su-shlomo-venezia-sonderkommando-ad-auschwitz/

 

1 Cit da https://www.shalom.it/blog/cultura-a-roma-bc211/shlomo-il-respiro-della-memoria-b1126281