Katia Rotiroti, insegnante di origini calabresi e Claire Busseuil, attivista di Attac, hanno portato il loro saluto d’amore a Riace e a Mimmo Lucano tra le mura austere di Palazzo Serra di Cassano, luogo simbolo della Napoli che sfidò il potere dei Borboni per abbracciare le idee rivoluzionarie del 1789.

Tra i primi ad accogliere le due attiviste, Alex Zanotelli e Luigi De Magistris, due amici che “stanno con Mimmo” da sempre e a qualunque costo, affiancati da Maurizio Del Bufalo, coordinatore del nostro Festival e sostenitore storico del Villaggio Globale, organizzatore della serata. Ad accogliere il pubblico, Carla Kirsten, tenace collaboratrice di Mimmo Lucano, attenta ispiratrice della Vecchia Posta di Riace, skipper e partecipe di navi umanitarie.

Le due ospiti, Katia e Claire, hanno offerto ai presenti alcune testimonianze registrate di sostenitori francesi che hanno chiarito che l’aggressione giudiziaria all’ex Sindaco di Riace rientra in una evidente manovra, a largo raggio europeo, tesa alla cancellazione della dignità e identità di luoghi e persone, che vuole impedire la rivitalizzazione delle periferie e dei paesi ormai spopolati del nostro Mezzogiorno, in cui l’accoglienza e l’ospitalità dei migranti sarebbe provvidenziale e quindi “rivoluzionaria”.

Temi, questi, ripresi da Zanotelli e De Magistris che hanno sottolineato il fascino umano dell’avventura di Riace e la profonda distanza tra il giudizio formulato dai giudici calabresi e la realtà del valore della sperimentazione condotta nel Villaggio Globale, al di là di possibili imperfezioni procedurali.

Anche la ricostruzione del corridoio umanitario tra Kabul e Riace, raccontata da Domenico Schiattone ed Antonella Garofalo, componenti della Comunità Cristiana di base S. Paolo di Roma, ha descritto il piccolo “miracolo” realizzato da questa comunità che ha riaperto Riace al mondo, ospitando numerosi profughi afghani in fuga dai Talebani, descrivendo in particolare la situazione di sottomissione in cui vivono le donne afghane e la diaspora afghana che sembra dimenticata dall’Occidente.

La serata ha dunque offerto spunti di aggiornamento ai tanti seguaci di Mimmo Lucano presenti e descritto un quadro realistico e in parte incerto sul futuro della “città dell’accoglienza”, stanti le recenti affermazioni del nuovo governo sui flussi migratori e sul ruolo delle Ong nel complesso processo dell’immigrazione.

A tutti è stato rivolto l’invito a partecipare alla presentazione del XIV Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli (16-26 novembre) che avverrà venerdì 4 novembre presso lo Spazio Comunale Piazza Forcella a partire dalle ore 18.00.

In quella sede, alla presenza del Sindaco e del Rettore dell’Università Orientale, sarà anche proiettato in anteprima il film “Fuoco dentro” dedicato alla vita di Mario Paciolla e presentato da Valerio Bruner, uno degli autori, amico di Mario. All’annuncio erano presenti i genitori di Mario, Pino Paciolla e Anna Motta, da sempre attenti alle iniziative del nostro Festival e solidali con Mimmo Lucano.

Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli