“La situazione a bordo della Ocean Viking ha raggiunto il limite. Siamo davanti a rischi gravissimi, compreso quello di incidenti mortali. Il benessere fisico e psicologico dei sopravvissuti e dell’equipaggio è precipitato, dopo 20 giorni di stallo in mare. È un’emergenza umanitaria che esige una risposta immediata», dichiara Alessandro Porro, presidente di SOS MEDITERRANEE Italia.

“Il team medico di bordo ha riscontrato stati di fortissimo stress tra i naufraghi, con crescenti sintomi di ansia, depressione, insonnia e perdita dell’appetito. Dopo aver atteso così a lungo una risposta positiva alle molteplici richieste di un Porto sicuro, i naufraghi stanno perdendo le ultime speranze, nonostante l’esemplare resilienza che hanno dimostrato finora. Alcuni sopravvissuti hanno iniziato a manifestare l’intenzione di buttarsi in mare per la disperazione. Incidenti gravi possono verificarsi in qualsiasi momento, mettendo a rischio la sicurezza degli stessi naufraghi e del nostro equipaggio. Di fronte al silenzio dell’Italia e a causa dell’eccezionalità della situazione, la Ocean Viking si è vista costretta a richiedere un porto sicuro alla Francia.”

Il viaggio verso Marsiglia è ancora lungo, ma una mano tesa arriva da una fonte inaspettata: Massimo Mulas, sindaco di  Porto Torres, nel nord della Sardegna, ha offerto la disponibilità ad accogliere la nave di SOS Mediterranee.

“Dopo che la Commissione Europea ha dichiarato che la situazione a bordo della nave ha raggiunto un livello critico e deve essere affrontata con urgenza per evitare una tragedia umanitaria e ha chiesto lo sbarco immediato, nel luogo sicuro più vicino, di tutte le persone soccorse e che si trovano a bordo della Ocean Viking, la mia comunità non vuole girarsi dall’altra parte. La città di Porto Torres è sempre stata una città accogliente e solidale con chi soffre, una città di porto e quindi un porto sicuro per chiunque.”

Vedremo nelle prossime ore come finirà, ma intanto atti generosi come questo dimostrano che non tutti condividono la posizione disumana del governo Meloni.