L’indipendenza e la libertà informazione sono un pilastro della democrazia. Lo afferma il movimento politico Sinistra Libertaria. La recente benemerita e riuscita “24 ore per Assange” voluta dall’agenzia di stampa internazionale Pressenza – spiega il suo portavoce – ha riportato il tema della libertà di espressione e di informazione al centro del dibattito politico.

Ciò avviene, e forse quest’informazione non è molto conosciuta, mentre la Commissione Europea ha adottato un Regolamento che vuole dare dei limiti all’informazione nell’intento – pericoloso – di garantire (permettere?) la circolazione solo di « fonti affidabili di informazioni ».

Le proposte di Sinistra Libertaria per l’informazione libera

A difesa della democrazia – questa è invece la posizione di Sinistra Libertaria -, servono sì regole ma di diverso tenore:

  • essenzialmente la trasparenza sulle proprietà delle testate giornalistiche, ad esempio, e sui rapporti commerciali che esse intrattengono – mentre riteniamo inattuabili le proposte della Commissione Europea -;
  • certamente un serio limite alla concentrazione della proprietà di mezzi di comunicazione;
  • forse norme per l’incandidabilità di proprietari e direttori di mass media che detengano una significativa quota di mercato;
  • sicuramente l’abrogazione del reato penale di diffamazione a mezzo stampa, arma dei politici per zittire le voci libere;
  • poteri sostitutivi e sanzioni amministrative più incisive per i mass media che non rispettino il pluralismo dell’informazione, specie durante le campagne elettorali ( vedi la recente tardiva “condanna” per Rai, La7, Sky e Mediaset per aver favorito i cinque partiti più grandi e sottodimensionato le apparizioni nei TG di rappresentanti delle formazioni extra parlamentari );
  • forse serve l’abrogazione della legge sulla stampa che risale al fascismo e che impone la direzione di un giornale ad un giornalista iscritto all’ordine professionale;
  • assimilare i social ai “mass media” e, in quanto erogatori di un servizio d’interesse pubblico, impedire censure preventive come nel caso di Byoblu;
  • e, magari, l’assegnazione di contributi all’editoria che non siano correlati al favore del politico di turno bensì a dati prefissati ed oggettivi ( numero ore di lavoro di giornalisti assunti con contratto da dipendente, ad esempio ).

Questi devono essere i temi oggi dell’agenda politica, secondo Sinistra Libertaria.

Soprattutto serve l’attenzione dei cittadini su questo tema, spesso messo in secondo piano rispetto a problematiche più … quotidiane (caro bollette, allagamenti, ect).

Sposiamo – conclude Sinistra Libertaria – quanto affermato da Debora Oddo di Amnesty Trapani nel recente dibattito su Assange: “l’occultamento di informazioni fa sì che i problemi si aggravino e peggiorino, ostacolando il progresso e rendendo molto più difficile trovare una soluzione quando il problema viene finalmente alla luce”.