Sabato 1° ottobre si sono tenute in tutto il mondo manifestazioni di solidarietà con le donne iraniane. Movimenti femminili e organizzazioni per i diritti umani hanno radunato migliaia di persone davanti alle sedi diplomatiche di Teheran nelle principali città del mondo.

In Iran, la repressione ha ridotto i margini di partecipazione, ma il movimento non è stato sconfitto. Scende meno gente nelle piazze, ma si moltiplicano le prese di posizione che rivendicano la libertà per le donne, contro l’imposizione del chador e soprattutto contro le malefatte della polizia religiosa.

Un pericolo dietro l’angolo è il ricorso alle armi dei movimenti separatisti delle minoranze etniche. A Zahedan, nella provincia del Belucistan, un commando armato ha attaccato un commissariato di polizia. Le fonti governative non hanno fornito informazioni su eventuali vittime.